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mercoledì 20 Novembre 2024
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Bilancio 2019 della polizia, il questore Finocchiaro: “Lo Stato c’è”

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Il lavoro svolto dalla polizia di Stato in questo anno nella provincia di Perugia è stato “intenso e produttivo di risultati” a testimonianza che “lo Stato c’è e agisce adeguatamente e prontamente” su vari fronti, compreso quello della criminalità organizzata, “un fenomeno sul quale gli organismi investigativi anche in questa regione tengono gli occhi aperti, sul quale l’attenzione è massima e che non va erroneamente sottovalutato”. Lo ha detto il questore di Perugia, Mario Finocchiaro, che questa mattina ha incontrato i giornalisti per i consueti auguri di fine anno, occasione anche per fare un bilancio dell’attività svolta dalla polizia sul territorio e per “tracciare i propositi – ha detto Finocchiaro – per il nuovo anno”. Da circa nove mesi alla guida della questura di Perugia il questore ha parlato di lavoro “impegnativo e significativo”. Svolto all’interno di una “struttura, la questura ma anche i vari commissariati distaccati, le specialità della stradale, della ferroviaria e della postale delle comunicazioni, che lavora in maniera sinergica, con grande passione, impegno e dedizione dei poliziotti che svolgono il loro ruolo senza risparmiarsi”.

Un riferimento anche alle ultime operazioni contro la criminalità organizzata e in particolare la ‘Ndrangheta che “ha dimostrato ancora una volta – ha detto Finocchiaro – la sua capacità di ramificazione ed espansiva anche in territori come l’Umbria, che erroneamente qualcuno riteneva esente dall’organizzazione”. “Non consentiremo a certi fenomeni – ha detto il questore – di andare a minare l’economia e la sicurezza sociale di questa terra”. Importante l’impegno relativo al controllo del territorio, “con innumerevoli piani straordinari – è stato detto – finalizzati all’attuazione di strategie di contrasto ai fenomeni criminosi, alla conseguente riduzione del senso di insicurezza percepito, particolarmente forte in alcune zone del capoluogo e della provincia, attraverso un approccio operativo caratterizzato dalla massima “prossimità” nei riguardi della popolazione, dalla costante attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, con particolare riferimento a furti e rapine e reati contro il patrimonio, in generale”. Attività che ha “consentito, in tutti i settori, un generale decremento dei reati rispetto all’anno precedente, sia nel territorio comunale del capoluogo che in quello provinciale”.

Altro tema importante quello relativo alle cosiddette “violenze domestiche” che hanno visto nel 2019 sempre più interventi e segnalazioni, con l’emissione di 25 ammonimenti oltre ad altri 20 per stalking. Forte impegno anche sul fronte dell’immigrazione nel territorio provinciale, dove si registra la presenza di 20.068 stranieri, regolarmente soggiornanti: 270 sono state le pratiche di espulsione istruite, di cui 89 con accompagnamento coatto alla frontiera. Sempre nel 2019 la polizia stradale ha messo in campo 4.070 pattuglie, contestando 17851 infrazioni al codice della strada e ritirando 378 patenti e 449 carte di circolazione, mentre i punti complessivamente decurtati sono stati 27.254. Particolare importanza è stata data ai servizi di contrasto della guida sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti. Nel contrasto alla criminalità informatica la polizia postale si è occupata di 201 casi di hacking, 33 casi di reati di pedopornografia, monitorando 584 portali. Particolarmente proficua si è rivelata anche l’attività di contrato al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti messa in campo dalla squadra mobile perugina che, nel solo periodo compreso tra i mesi di settembre e ottobre, ha portato all’arresto di diversi spacciatori e trafficanti di droga, con il sequestro di oltre 13 kg di sostanze stupefacenti. “La droga rimane una piaga sociale diffusa in questa provincia – ha detto il questore – anche se in merito al suo contrasto abbiamo avuto risultati notevoli. Il fenomeno dello spaccio è un fenomeno importante che si porta dietro tutta una serie di reati, come furti, rapine,scippi, che vanno contrastati”.

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