Torna sabato e domenica il “Popof Day”, ormai tradizionale manifestazione podistica benefica sulla durata delle 24 ore che si disputa ogni anno nell’area del Percorso Verde di Pian di Massiano. Ad organizzare la manifestazione sarà quest’anno il gruppo dei L’Unatici Ellera Corciano con la partenza di questa ottava edizione che sarà alle ore 12 di sabato 21 dicembre dalla pista ciclabile per correre e camminare insieme fino alle 12 di domenica 22. Ognuno potrà farlo per quanto tempo ritiene opportuno e non necessariamente per un minimo prefissato. Sarà il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza, a dare il via.
Nel corso delle 24 ore saranno raccolti fondi a favore di Asla Onlus per la lotta alla Sla e ci sarà la promozione a favore delle donazione di sangue per l’Avis Corciano. Le adesioni si raccoglieranno durante la competizione attraverso la Dreamrunners, la quale si occuperà poi del computo dei chilometri percorsi da ciascun partecipante. La manifestazione viene organizzata anche con uno spirito agonistico, per permettere a chi lo vorrà di allenarsi sulla lunga distanza al fianco di Filippo Poponesi, atleta appunto della squadra dei L’Unatici Ellera Corciano presieduta da Anna Maria Falchetti, che si allenerà per gli impegni del 2020. “Sono certo che anche quest’anno ci sarà da divertirsi e chi ne avrà voglia potrà fare un buon allenamento percorrendo discreti chilometri – ammette Filippo Poponesi, da sempre l’animatore della manifestazione – e tra l’altro spogliatoi e docce saranno a disposizione di tutti per l’intera durata della manifestazione ed oltre. Spero che si vorranno unire, camminando con noi, anche genitori e bambini, i quali, indossando il chip, contribuiranno a far salire il computo dei chilometri percorsi”.
Proprio Poponesi parteciperà il 27 gennaio ad una delle gare più massacranti e difficili al mondo: la Arrowhead 135, che è una gara estrema e complessa che si disputa al nord del Minnesota sulla distanza di 135 miglia, ovvero ben 217 chilometri. Vi possono partecipare i runner che trainano una slitta con tutta l’attrezzatura necessaria comprese le cibarie per compiere il percorso in autosufficienza in condizioni ambientali che, per tutti, sono ardue e proibitive. Le iscrizioni sono già chiuse e tra gli ammessi ci sono solamente tre europei, ovvero il francese Pierre Ostor e due italiani, Simone Leo ed appunto Poponesi. Le regole sono tra l’altro severe e tra tutte le gare estreme in giro per il mondo la Arrowhead 135 vanta il primato del freddo e delle condizioni ambientali avverse del grande Nord. La gara si corre in autosufficienza, ovvero con slitta trainata e agganciata ai fianchi dell’atleta, al nord del Minnesota e tocca temperature che arrivano di notte anche a -35°.