La notizia dell’annullamento della recita natalizia per i bambini della scuola dell’infanzia del Girasole sta infuocando il dibattito sui social e non solo. Attraverso i commenti nella nostra pagina Facebook e le lettere arrivate in email passiamo in rassegna alcune delle posizioni di genitori pro e contro la decisione del dirigente scolastico Pierpaolo Pellegrino.
“Mi dispiace e personalmente mi ferisce – ci scrive una mamma – l’espressione contenuta nel verbale del consiglio di intersezione, in cui si definisce la festa di Natale “un momento che richiede una estrema e complessa organizzazione (a volte al limite delle possibilità) non soltanto del corpo insegnanti ma anche del personale ausiliario. Non mi permetterei mai di chiedere a nessuno un tale sforzo ma ritengo anche che una espressione simile, riferita ad attività in vista del Natale con bambini da tre a cinque anni sia veramente infelice. Spero solo che non sia veramente quello che pensano le maestre, a cui ogni giorno affidiamo i nostri bambini. Ritengo che le altre motivazioni addotte nel verbale relativamente alla sicurezza siano poco convincenti, in primo luogo perché a quanto mi consta sono anni che la scuola ha nove sezioni, che si svolgono le feste a Natale e le attività alla presenza dei genitori durante l’anno. Se tanto mi dà tanto allora non si dovrebbe più fare niente, nemmeno le varie attività durante l’anno in presenza dei genitori e neppure la festa di fine anno. Il preside a mio avviso – prosegue la mamma – dovrebbe scendere dallo scranno, mettere da parte il politichese e spiegare in modo più schietto e convincente le ragioni di questa scelta, che a mio avviso nulla hanno a che vedere col terremoto come dichiarato nell’intervista”.
“Ho un figlio in quella scuola – commenta una mamma su Facebook – e anche se un po’ può dispiacere non vedere i bimbi cantare, so bene le ragioni delle insegnanti e i bambini hanno tante altre attività a scuola per vivere a pieno il natale. Vi assicuro che la stra grande maggioranza dei genitori dei 250 bambini di quella scuola sono stati intelligenti nel capire e credere nelle motivazioni delle insegnanti che nulla tolgono ai nostri bambini.. è una scuola piena di moltissime attività dedicate ai bambini con i loro genitori”. “La soluzione – suggerisce un’altra mamma – poteva benissimo essere: 3 sezioni al giorno suddivisi in turno esempio: 1 turno 15/16; 2 turno 16:30/17:30; 3 turno 18/19( questo è solo un mio personale esempio) ma così facendo in tre giorni anziché 9 tutti i bimbi hanno la loro rappresentazione e il numero è contenuto 😉 togliere del tutto una rappresentazione natalizia è un peccato!”.
Parla anche il marito di una maestra: “Di fatto siamo arrivati al paradosso che le scelte didattiche/pedagogiche di una scuola devono avere il benestare preventivo di quella che è diventata una sorta di scuola parallela: quella gestita dai Genitori. I quali se si sentono superati nei “loro” programmi didattici mettono in piedi la macchina Social per far sì che tutto rientri nelle loro sfere decisionali. Tutto ciò naturalmente trincerandosi dietro la motivazione principe del “poveri bambini che gli viene tolto sempre qualcosa”. Quegli stessi bambini che quando incontrano una Maestra al di fuori dell’ambiente scolastico l’abbracciano e le sorridono come se avessero incontrato la loro Star preferita. Il polverone Social però ha prodotto comunque articoli sui giornali, ha costretto il Dirigente scolastico a giustificare e difendere una scelta che fino a qualche tempo fa ricadeva nella sfera “discrezionale della Scuola”, ha ridotto tutti gli sforzi delle Maestre ad una rappresentazione, che ho sempre avuto la sensazione che quelli che dovrebbero essere gli unici e veri protagonisti ne avrebbero fatto volentieri a meno”.
“Come si fa a parlare di sicurezza – si chiede un papà – in una scuola dell’infanzia che è tra le più recenti, se non la più recente, dell’Umbria? A colazione e a pranzo mangiano insieme più di 200 bambini con tutto il personale. Ottima struttura e maestre preparatissime ma questa decisione presa forse “dall’alto” ci lascia amareggiati. A nostra figlia di 4 anni molto delusa (e che l’anno scorso era stata molto entusiasta e partecipe) abbiamo detto che per Natale farà comunque il saggio di danza… fortunatamente… ma magari non tutti bimbi fanno altre attività”.
Un’altra mamma critica anche il comportamento di certi genitori: “Decisione sensata vista la maleducazione dei genitori che alle recite scolastiche sgomitano come animali per poter riprendere il figlio con il cellulare… Ovviamente le canzoni e la recita non viene ascoltata né vista…e dato che ci sono 9 sezioni immagino il casino che poteva venir fuori….a mio avviso i genitori si dovvrebbero indignare per altre cose che riguardano la scuola molto ma molto più importanti e non per una recita che non vedono”.
Ci sono anche posizioni più drastiche: “Più che altro è una tradizione a cui tengono solo alcuni genitori… sicuramente non i bambini! È molto meglio che studiano”. Oppure: “Tanto non cantavano neanche le canzoni natalizie tradizionali”. E ancora: “La toppa del dirigente scolastico è peggiore del buco !!! Caro dirigente non le auguro Buon Natale!!!!!”. E si conclude con il classico: “voglia di lavorare saltami addosso !”.
Lorenzo G. Lotito