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domenica 24 Novembre 2024
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Vigili del Fuoco, scatta la protesta per avere più tutele: “Basta pacche sulle spalle”

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Le Organizzazioni Sindacali UIL PA, CISAL FEDERDISTAT e Confsal Vigili del Fuoco dell’Umbria, a sostegno della manifestazione unitaria di iniziativa nazionale, hanno manifestato questa mattina in Piazza Italia davanti gli uffici della Prefettura di Perugia.
“Non è più accettabile – scrivono i segretari di Ferraro (UIL), Filice (CISAL) e Giordano (CONFSAL) – che per il lavoro che facciamo la politica non risponde con fatti concreti, ovvero attraverso risorse economiche adeguate per colmare il gap economico/previdenziale con gli altri operatori della sicurezza. La politica deve intervenire urgentemente, già da questa Legge di bilancio 2020 per portare le retribuzioni dei Vigili del Fuoco quanto meno allo stesso livello degli altri operatori della sicurezza – militari, poliziotti – chiunque opera nel campo della sicurezza. La politica lo deve non solo ai Vigili del Fuoco ma lo deve anche ai cittadini di questo paese visto che considerano i VV.F. al primo posto nel loro indice di gradimento – affidabilità. Se la politica – continuano i tre segretari – deve rappresentare i cittadini non solo a livello formale deve saper interpretare anche questo grido d’allarme. Occorrono risorse aggiuntive per garantire uno stipendio degno di questo nomee un trattamento previdenziale adeguato”.

Non si comprende il perché ad un vigile del fuoco non viene garantita un’equa retribuzione come ad un poliziotto
Non si comprende perché un militare, un poliziotto quando va in pensione per raggiunti limiti d’età gli vengono attribuiti degli scatti a fine carriera mentre ad un Vigile del Fuoco no.

“E’ necessario – continuano i sindacalisti – rivedere ed incrementare le indennità relative al rischio per colmare le differenze anche retributive di tutte le indennità accessorie, in quanto i dati che stanno emergendo sono allarmanti. L’aumento dei casi di neoplasie nel corpo nazionale ,ci dice che siamo un corpo che si sta ammalando. Dunque è doveroso che la politica metta in campo una serie tutele sia sanitarie, assicurative ma soprattutto previdenziali. Perché molti colleghi che sono costretti ad abbandonare il servizio per problemi fisici, rischiano anche di percepire pensioni irrisorie. I Vigili del Fuoco chiedono rispetto e siamo giunti al momento in cui la politica deve prendersi le proprie responsabilità.
Non si garantisce la sicurezza a questo paese solo facendo ordine pubblico, solo partecipando alle missioni all’ estero, difendendo i confini nazionali, ma si garantisce la sicurezza anche andando a soccorrere i cittadini.
Se esiste una visione politica vera, almeno in questo momento, visto che siamo sempre stati trascurati dalla politica faccia uno sforzo economico per garantire almeno lo stesso trattamento economico e previdenziale degli altri operatori della sicurezza, mettendo in campo delle risorse anche programmatiche nel prossimo triennio partendo ovviamente da questa legge di bilancio 2020 per raggiungere questo obiettivo”.

Rischiamo la vita ogni giorno per salvare quella degli altri ma non siamo coperti da assicurazione INAIL che ci tuteli da infortuni e malattie professionali. E’ un grandissimo handicap per la nostra categoria. Portiamo soccorso ai cittadini, un lavoro unico e insostituibile, chiediamo garanzie e tutele.

“Siamo stati ricevuti dal Prefetto di Perugia – aggiungono i segretari – e dal portavoce della Presidente della Regione Umbria i quali condividendo i motivi della manifestazione si sono fatti carico ognuno per le proprie competenze di portare le istanze dei Vigili del fuoco umbri al Ministero degli Interni e in Parlamento. Inoltre, il Prefetto di Perugia si è reso disponibile ad un incontro specifico per affrontare le problematiche inerenti il soccorso tecnico urgente nella nostra regione e la Presidente TESEI attraverso il suo portavoce si è resa disponibile a calendarizzare in agenda per i primi giorni di dicembre un incontro per affrontare le tematiche relative al soccorso tecnico urgente in Umbria. In conclusione – i segretari delle OO.SS. CISAL UIL e CONFSAL – prendono atto della disponibilità, sia del Prefetto che della Presidente Tesei, a contribuire alla risoluzione della problematica sia nazionale che territoriale”.

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