“Come lo scorso anno, torniamo a puntare su una iniziativa nata con l’intento di fornire esclusivamente alle donne strumenti semplici e pratici per poter affrontare le situazioni di criticità che possono presentarsi nella vita quotidiana, tenendo conto delle proprie risorse e capacità fisiche e mentali”. Così l’assessore all’associazionismo del Comune di Corciano, Andrea Braconi, annuncia l’edizione 2019 del Progetto “ Donne e il diritto alla sicurezza” curato dall’associazione sportiva Dilettantistica Budokan San Mariano.
Si tratta di un corso strutturato in 10 incontri dalla durata di 2 ore ciascuno, da tenersi nella biblioteca comunale “Gianni Rodari” di San Mariano, ogni mercoledì (20,30 – 22,30), a partire dal 9 ottobre e fino al 18 dicembre. Target di riferimento saranno, appunto, le donne , oggetto troppo spesso di forme di violenza diventate ormai abituali per la cronaca e che non comprendono solo stupri o femminicidi ma anche rapine, microcriminalità, bullismo, violenza gratuita. Tematiche capaci di accendere l’attenzione sulla percezione di insicurezza che rappresenta una delle principali preoccupazioni dei cittadini. Da qui l’impegno dell’amministrazione comunale che in linea con le iniziative già intraprese con associazioni e scuola, come quelle sul bullismo, vuole fornire un ulteriore contributo rivolto ai soggetti potenzialmente “più deboli” e “a rischio” come le donne.
“Siamo alla seconda edizione di un appuntamento per il quale abbiamo registrato tanto interesse – evidenzia Maurizio Varazzi, responsabile tecnico dell’associazione Budokan, presieduta da Luca Convito – vogliamo trattare una materia spinosa e spesso tristemente d’attualità, nella quale intervengono aspetti sociali e legali. La affronteremo a 360° in quello che non vuole essere un corso di genere ma un percorso per contribuire la sicurezza delle donne. Nello specifico affronteremo diverse aree tematiche, la prevenzione, l’elaborazione delle situazioni a rischio e il momento della violenza”.
L’emergenza sicurezza verrà pertanto affrontata da varie angolazioni, sviluppate grazie al confronto con figure professionali di riferimento quali lo psicologo, il cardiologo, l’avvocato e l’insegnante di arti marziali che forniranno elementi di difesa personale, quella capacità di difendersi dai pericoli e dalle minacce alla propria integrità fisica e psichica. “L’importante è puntare sulla cultura della prevenzione – sottolinea ancora Varazzi – così da aumentare la fiducia in se stessi e imparare a riconoscere i tipi di rischio”. Il numero massimo di partecipanti che possono essere accolti è di 40 iscritti. Per info e iscrizioni: 339 5634261