Su 20.608 bambini umbri nella fascia d’età tra 0 e 3 anni meno di 7mila (6.926) hanno accesso ad un posto negli asili nido pubblici e privati.
Il dato, elaborato dalla Fp Cgil dell’Umbria su base Istat (anno 2016), descrive una situazione “insoddisfacente” come sottolinea lo stesso sindacato dei lavoratori pubblici. “Anche se la nostra regione ha un dato sicuramente migliore della media nazionale – commentano dalla Fp dell’Umbria – due bambini umbri su tre non hanno comunque la possibilità di accedere all’asilo nido. Questo certifica prima di tutto il fallimento della politica delle esternalizzazioni e privatizzazioni, visto che ‘affidarsi al mercato’ non ha portato ad un allargamento del diritto, ma semmai ad un aggravio dei costi in capo alle famiglie”.
Secondo il sindacato dei lavoratori pubblici, che rappresenta anche le educatrici degli asili nido, è invece necessaria “una intensa stagione di investimenti nelle strutture pubbliche della nostra regione, che restano di altissima qualità, ma che necessitano di personale qualificato e con contratti stabili e di risorse in termini di strutture e dotazioni”. “In una regione come la nostra, con un altissimo tasso di invecchiamento della popolazione e dati sconfortanti per quanto riguarda l’occupazione femminile – conclude la Fp – investire negli asili nido, considerando l’accesso all’educazione nella fascia 0-3 come un diritto e non un servizio a domanda individuale, diventa una scelta strategica e irrinunciabile”.