Per iniziativa di Massimo Duranti, Antonio Pagana e Anton Carlo Ponti, il 13 agosto nella Sala consiliare del Comune di Corciano, nell’ambito del Corciano Festival 2019- una delle manifestazioni che Giuseppe Agozzino contribuì a creare negli anni Sessanta -, si è svolto un incontro per ricordare Agozzino al quale hanno partecipato numerosi personaggi dell’ambiente culturale perugino e corcianese che lo hanno conosciuto. Al termine della riunione, introdotta da Pagana, da una relazione di Duranti e da un ricordo di Ponti, i partecipanti hanno deciso di costituire l’ “Associazione Amici di Giuseppe Agozzino“.
Duranti ha illustrato la bozza di atto costitutivo e il regolamento che è sono stati sottoscritti da oltre venti persone.
Per acclamazione è stato nominato Presidente dell’Associazione Antonio Mario Pagana, vice presidente Mario Squadroni, già Soprintendente Archivistico per l’Umbria e le Marche; tesoriere Aldo Lorenzi; consiglieri Massimo Duranti e Anton Carlo Ponti. Rimarranno in carica per prossimo quadriennio.
Uno degli scopi che l’associazione si è prefisso è quello di salvaguardare l’archivio Agozzino, detenuto dal Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo negli spazi dell’antico chiostro in cui questo personaggio ha avuto per diversi anni il suo studio dopo il pensionamento. Una vera miniera di storia della cultura e del turismo a Perugia costituita da libri, cataloghi, ritagli di stampa, corrispondenza e tanto altro ancora che, con la vigilanza della Soprintendenza archivistica, sarà riordinata e studiata.
Giuseppe Agozzino, siciliano di nascita (1928), ma perugino d’adozione per essere arrivato a Perugia all’inizio degli anni Cinquanta vincitore di un concorso per l’Azienda Provinciale per il Turismo, nel capoluogo umbro è rimasto fino alla morte. Qui ha messo su famiglia ed è diventato un personaggio di rilievo che ha lasciato segni indelebili per tutte le attività turistiche e culturali che ha animato appassionatamente. Manager pubblico della cultura, Direttore dell’Azienda di promozione turistica, Segretario generale della Sagra Musicale Umbra di Siciliani, dunque del massimo splendore.
Artista e ceramista di vaglia, famoso per la sua pungente ironia, il suo umorismo intelligente, è stato l’ideatore del Teatro in piazza degli anni Sessanta, che portò nelle piazze più sconosciute di Perugia giovani attori che sono diventati poi famosi. Senza dimenticare l’intuizione dei Vinarelli di Torgiano, dell’Ovo Pinto di Corciano e della Balla di Colombella.
Scomparso nel dicembre dello scorso anno a novanta anni, un gruppo di suoi amici ha ritenuto di dover intraprendere iniziative per ricordarlo e, insieme, ricostruire più di mezzo secolo di cultura nel comprensorio perugino.