All’indomani del taglio delle corse del Trasporto Pubblico Locale da parte della Regione dell’Umbria è nato su Facebook il gruppo “Umbria a Piedi”. In questi giorni il gruppo è diventato molto attivo e sta ricevendo diverse iscrizioni vista l’urgenza della situazione in molte località umbre dove si sono quasi azzerati i collegamenti locali.
“Purtroppo – spiega Paolo Batocchioni fondatore del gruppo Umbria a Piedi – dopo giorni di speranzosa attesa, dobbiamo registrare uno stallo totale sulla situazione trasporti per i prossimi due mesi. In pratica nel comunicato ufficiale dell’Anci relativo all’incontro di lunedì con i Prefetti di Perugia e Terni, e con la presidenza della Regione, si afferma che si è tratto di “un primo confronto, in cui le parti hanno rappresentato i diversi punti di vista, e finalizzato alla ricerca di una razionalizzazione dei servizi del tpl su gomma, in considerazione delle riduzioni delle corse già effettuate nel periodo estivo, con l’intento di valutare, con la massima disponibilità, anche le singole situazioni di criticità che saranno rappresentate”.
“Inoltre – prosegue Batocchioni – dal sito della Regione Umbria, apprendiamo che in Prima Commissione bilancio di previsione 2019/2010, l’assessore Chianela ha riportato che: ““Con la riapertura delle scuole, a settembre, si ritornerà ad una sostanziale normalità del trasporto pubblico che è materia complessa. Insieme al presidente vicario Fabio Paparelli stiamo lavorando su più aspetti della vicenda.”
“Purtroppo – aggiunge – sappiamo che in politichese, SOSTANZIALE non significa TOTALE, e la cosa non ci tranquillizza affatto.
Tornando ai nostri problemi dell’immediato, registriamo che alcuni comuni sono stati notevolmente più attenti alle istanze dei cittadini, e hanno messo in atto contromisure che possono alleviare i disagi introdotti della riforma dei trasporti, Per citarne alcuni possiamo menzionare, Marsciano (di cui riportiamo un articolo sulle misure adottate), Torgiano, e Todi che addirittura è riuscito a muoversi in anticipo rispetto alla misura, mettendo a punto un nuovo piano trasporti direttamente dal 7 luglio, segno questo che comunque i Comuni avevano ricevuto le informazioni relative alle misure restrittive con largo anticipo, contrariamente da quanto affermato da altri sindaci”.
“Ripetiamo che la situazione è particolarmente grave – conclude Batocchioni – soprattutto per le linee dei pendolari, come ad esempio la Terni Avigliano, che sta provocando disagi enormi proprio ai lavoratori, per esempo dell’ospedale e dell’acciaieria, e non certo ai dirigenti…”.