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domenica 22 Dicembre 2024
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Tagli al TPL, gli effetti a Corciano. Il sindaco Betti: “Scelta fatta senza adeguata concertazione”

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Risveglio amaro per molti cittadini umbri alle prese con il taglio del trasporto pubblico locale deciso dalla Regione Umbria e avallato dalla maggior parete dei comuni (anche se alcuni con riluttanza). Sebbene si parli da diversi giorni della sospensione delle corse degli autobus di Busitalia partita da ieri domenica 7 luglio molti utenti erano ancora ignari del disservizio che andrà avanti per tutta l’estate, circostanza da imputare ad una comunicazione non gestita adeguatamente. Infatti cartelli come quello che vi mostriamo in foto (scattata da un nostro lettore in via Cairoli a Castelvieto) sono stati esposti solo nelle ultime ore. Il “Progetto di Rimodulazione e ristrutturazione dei servizi di TPL della Regione Umbria” rimarrà in vigore dal 7 luglio al 10 settembre come si legge anche nel sito di Busitalia (vai qui).

“Su Corciano – ci spiega il sindaco Cristian Betti – c’è un dimezzamento delle corse sulla linea I, da San Mariano all’ospedale, e il taglio del 30% sulle linee extraurbane che vengono da Magione verso Perugia. Dare per scontata questa situazione non farà parte della nostra azione. Corciano – prosegue Betti – da anni chiede tra l’altro un riequilibrio dei trasferimenti regionali, dato che esistono comuni dove il costo è quasi interamente sostenuto dalla Regione ed altri, come il nostro, dove invece ci finanziamo praticamente tutto da soli”.

“Ora – aggiunge il sindaco di Corciano – ci vediamo piombare addosso questa scelta con una velocità incredibile, senza una adeguata concertazione. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche, ma se ci fossimo seduti prima forse saremmo riusciti a trovare una soluzione condivisa. Noi non abbiamo ancora approvato la delibera suggerita da Anci perché vogliamo capire bene la portata. Nel caso in cui i tagli dovessero risultare definitivi, andremmo sicuramente a tutelare i nostri cittadini pescando dal nostro bilancio. Ma credo che sia necessario un confronto serrato fra istituzioni, per scongiurare disservizi e tagli sconsiderati. Crediamo che le corse praticamente vuote in giro per l’Umbria siano molte. Occorre quindi evitare tagli lineari ed andare ad una revisione complessiva del sistema, organica e funzionale”.

“Si tratta di un passaggio necessario – aveva spiegato nei giorni scorsi l’assessore ai trasporti della Regione Giuseppe Chianella – per mettere in equilibrio finanziario l’annualità 2019 del servizio Tpl dell’Umbria e per impostare una razionalizzazione dei programmi di esercizio in previsione della gara di affidamento che si terrà presumibilmente nel 2020. Mi rendo conto che il Piano di riduzione rappresenta un disagio per l’utenza, ma non si poteva fare altrimenti per arrivare a diminuire il disavanzo e sostenere la tenuta del sistema Tpl. A causa della fiscalizzazione dell’Iva in questo settore la Regione dell’Umbria ha visto ridurre risorse dal 2011 e 2012 ad oggi per oltre 70 milioni di euro”.

Lorenzo G. Lotito

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