Riceviamo e pubblichiamo
Venerdì pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato la variante relativa alla zona Pra 54 che va a ridurre del 20% il verde pubblico previsto in questo comparto dalla norma di piano regolatore del 2003. Unico voto contrario all’approvazione quello del nostro gruppo, non si capisce infatti dove stia l’interesse pubblico, che il Consiglio comunale dovrebbe tutelare, a ridurre del 20% l’area di verde pubblico prevista da una norma particolare, quale appunto il Pra 54 approvata nel 2003. Se nel 2003 nel concedere oltre 10.000 mila mc all’interno di questo comparto, ad oggi ancora non attuato, posto a monte dell’abitato di Chiugiana, quindi in una zona già densamente abitata e in un area peraltro dal punto di vista morfologico estremamente acclive, in coerenza con la programmazione urbanistica, si è ritenuto di fissare delle prescrizioni particolari per cui quest’area risulta destinata per il 70% alla residenza e per il restante 30% a verde pubblico, rilevando la necessità ed opportunità’ di un area verde di certe dimensioni nella parte bassa e meno acclive del comparto, non si capisce cosa sia mutato dal 2003 ad oggi dal punto di vista della programmazione urbanistica di questo comune, se non addirittura una maggiore urbanizzazione complessiva di tutta la zona e quindi una maggiore presenza di abitato, per derogare a questa norma particolare e rinunciare ad un 20% di verde pubblico, tenuto conto oltretutto anche della necessità’ di inserire in maniera armonica l’intervento edilizio nel paesaggio. L’unica cosa che risulta essere mutata sono le istanze dei privati che si continuano a rincorrere nel variare continuamente il Piano Regolatore con l’introduzione di norme particolari su norme particolari, anziché a fare programmazione urbanistica nell’interesse pubblico e per il benessere di tutta la collettività.
Ci preoccupa inoltre la ricaduta, non certamente positiva, che il nuovo insediamento urbano di oltre 10.000 mc avrà sulla viabilità interna alla zona e sullo smaltimento delle acque meteoriche in una zona già ampiamente sfruttata dal punto di vista territoriale.
Ci viene detto, e si scrive nella norma variata, che a fronte della riduzione dell’originaria quota del 30% di verde pubblico sarà posta a carico del soggetto attuatore la realizzazione di interventi di manutenzione e adeguamento delle aree e delle opere di urbanizzazione primaria presenti nel vicino comparto Polis. Bene, anche su questo punto la norma è generica. Tanto più che non si capisce, anche qui, il senso del tipo di procedimento amministrativo che si è voluto seguire. Poiché, infatti, ulteriori interventi, vincoli e oneri in capo al soggetto attuatore del comparto verranno fissati in sede di approvazione del piano attuativo, non capiamo perché si sia voluta scindere l’approvazione della variante al PRG, con cui è stata ridotto del 20% il verde pubblico, dall’approvazione del piano attuativo, che così facendo verrà invece approvato solo dalla Giunta Comunale ovvero dalla maggioranza, quando in alternativa si sarebbe potuto procedere con l’approvazione di un piano attuativo in variante al PRG, approvando in tal modo congiuntamente in Consiglio Comunale sia la variante al Piano Regolatore che il piano attuativo con notevole peraltro risparmio di tempo e risorse. L’unica motivazione che ci sembra credibile è quella di volere estromettere l’opposizione dall’approvazione del piano attuativo con tutti gli obblighi ed oneri che ne derivano per il Soggetto Attuatore e per il Comune, alla faccia della condivisione, della democrazia e della trasparenza.
Movimento 5 Stelle Corciano
I consiglieri comunali Chiara Fioroni e Mario Ripepi
