Chi si ricorda l’estate del 2003? Secondo i meteorologi fu un’estate da record e quella del 2019 potrebbe essere persino più intensa, almeno in teoria. L’ondata di caldo africano che sta per arrivare in Italia, con il suo apice tra giovedì e venerdì prossimi, potrebbe non avere, purtroppo, ‘nulla da invidiare’ a quella di 16 anni fa, che peraltro si distinse per la sua lunga durata.
L’allarme è del meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara, secondo il quale al Centronord – che sarà il più colpito – si potrebbero registrare diversi record assoluti per il mese di giugno con temperature anche oltre i 40 gradi.
Temperature che riporteranno alla mente l’estate 2003, quando a giugno venne registrata un valore medio delle temperature massime di 34 gradi: con valori alti anche la notte. In questi giorni al Sud si respirerà di più ma la situazione potrebbe rovesciarsi la prossima settimana.
Intanto anche sull’Umbria è attesa in questi giorni l’eccezionale ondata di calore prevista sul centro-nord Italia.
“Il picco delle temperature – ha detto all’ANSA Nicola Berni, responsabile del Centro funzionale di protezione civile – si dovrebbe toccare nella giornata di venerdì”. Nel perugino, in Alto Tevere e nel folignate – ha spiegato ancora Berni – il termometro salirà fino a 38 gradi, ma andrà peggio alla parte occidentale della regione e in particolare all’alto orvietano e a ridosso della Valdichiana a confine con la Toscana. “Qui – ha affermato – attendiamo anche 40 gradi”.
Dopo il picco di venerdì, stando alle previsioni del Centro funzionale, le temperature potrebbero subire una leggera diminuzione nella giornata di sabato.
Tra oggi e domani invece ancora un po’ di tregua perché sull’Umbria dovrebbe persistere “la ventilazione che arriva da nord-est che permette alle temperature di non raggiungere valori più alti”.