“Ci vuole coraggio per credere nel mistero della risurrezione, entrare nel mistero vuol dire andare oltre le proprie sicurezze, oltre le pigrizie e l’indifferenza che ci frenano, e metterci alla ricerca della verità”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia della messa di Pasqua.
“Essere coraggiosi è la caratteristica del cristiano. Ci vuol coraggio a credere in Cristo. Ci vuol coraggio a dirsi cristiani, oggi. Ci vuol coraggio a testimoniare la fede in questa società: coscienza e coraggio! Invece tante volte ci mostriamo timidi, paurosi, religiosamente incerti, spesso insignificanti come cristiani!”, ha aggiunto Bassetti. “Dobbiamo prendere atto – ha sottolineato il cardinale – che noi cristiani, all’interno della società, siamo una comunità minoritaria; da noi, in Umbria, appena il 15% frequenta la messa domenicale. Ma proprio per questo è necessario essere ‘luce e sale della terra’”.
“Come essere allora luce e ‘città posta sul monte’, come ci chiede il Vangelo? Dobbiamo tutti crescere in umanità: nell’apertura verso gli altri, i deboli, i sofferenti, le persone sole, coloro che sono costretti a migrare, e tutti coloro che la società considera ‘scarti'”