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martedì 16 Luglio 2024
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L’associazione VIVA esce dalla fase sperimentale e dopo Chiugiana sbarcherà in altre palestre del territorio

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“Si chiama ‘Viva’ perché l’immagine che voglio evocare è quella del dinamismo, dell’entusiasmo, della vitalità, della gioventù ed al tempo stesso dell’urlo liberatorio, perché grazie alla forza della vita i limiti diventano valicabili”. Così Giorgio Gabriele Bartolucci, fondatore ed attuale presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica, “Viva” affiliata all’Ente di Promozione Sportivo AICS e finalizzata a rendere lo sport accessibile a persone con abilità differenti.

Fin dalla fondazione, nel 2011, “Viva” ha istituzionalizzato la modalità di affittare palazzetti dello sport e/o palestre e di operare attraverso i servizi del territorio, come Scuole primarie e secondarie, Cooperative Sociali, USL e uffici di cittadinanza. Da Perugia, in particolare dalla palestra di S. Erminio che è diventata una sorta di ‘campo base’, la fama e l’operato dell’associazione è dilagato macchia d’olio anche al di fuori del perugino, diventando di riferimento nazionale – per sport praticati e per numero di soci. Da qui l’approdo a Corciano, precisamente a Chiugiana, dove è partita una sperimentazione che ha dato buoni risultati. “Quanto messo in atto da ‘Viva’ – sottolinea l’assessore allo sport Andrea Braconi – ci ha entusiasmato. E’ una realtà eccellente capace di offrire un servizio che coniuga divertimento, crescita, inclusione sociale, uguaglianza, pari opportunità e rispetto. Vogliamo, pertanto superare la fase ‘di prova’, mettendo a disposizione altri spazi del territorio”. L’intento è quello di velocizzare il più possibile, per rendere concreta questa opportunità rivolta a “ragazzi speciali”.

Generalmente, essi praticano sport almeno un giorno a settimana e gli istruttori adattano l’insegnamento della disciplina alle attitudini e possibilità dei singoli. “Viva” si avvale di un’equipe multidisciplinare composta da assistenti sociali, consulenti del singolo e della famiglia, psicologi-psicoterapeuti, oltre agli istruttori sportivi, tra i quali laureati in scienze motorie (sono state pure svolte tesi di laurea sull’esperienza nell’A.S.D. VIVA – ndr). Le attività sono di tipo individuale e di gruppo, con l’utilizzo di sussidi didattici (piccoli e grandi attrezzi, palle spugna, birilli, appoggi baumann, canestri, cerchi, elastici, freccette ecc.). Vengono proposte pure le basi di discipline di squadra. Accanto al basket, pallavolo, tennistavolo, ad entusiasmare l’assessore Braconi – convinto della loro appetibilità – la scherma (con attrezzatura in plastica) e il baskin. Ispirato al basket, ma con caratteristiche innovative, ha come valore aggiunto il consentire a normodotati e diversamente abili (a livello fisico e/o mentale) di giocare nella stessa compagine.

“Quando ho creato ‘Viva’ – ribadisce il presidente Giorgio Gabriele Bartolucci – non avrei mai ipotizzato una crescita così rapida. Abbiamo coniugato l’aspetto umano a tutti i livelli (l’attività è fruibile anche a quanto, per motivi economici documentati, non possono sostenere la quota mensile, ma credono nel percorso) con tanti progetti. Da Sportvivo a Circondiamoci di sport, dai Campus Estivi alle attività extrasportive scaturite dalle relazioni e amicizie nate grazie allo sport. I ragazzi partecipano alla vita sociale facendo esperienze come gite, eventi, uscite, cene, cineforum e laboratori. Di particolare rilievo i piccoli ‘inserimenti lavorativi’ effettuati in estate, quando alcuni vengono chiamati a servire ai tavoli nelle Sagre locali partecipando alla vita del paese … un modo in più per dimostrare quanto viva sia ‘Viva’”.

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