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sabato 23 Novembre 2024
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“Il Parco delle Fate sarà innovativo, sicuro e inclusivo”. Ferma replica dell’amministrazione alle critiche del M5S

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Pensavamo che il Consigliere Mario Ripepi avesse superato ogni limite di contegno politico, ma il suo ultimo sproloquio ci lascia esterrefatti, sia per il tono indecoroso nei confronti dei dipendenti comunali, sia per la totale ignoranza della vicenda. Ciò che per il consigliere grillino è uno “…Scempio, un lavoro di un’ignoranza profonda, totale, barbara…” è invece un necessario intervento per garantire sicurezza ai cittadini di Corciano e soprattutto ai bambini che potranno esprimere la loro gioia in un parco giochi originale.

Sfugge, infatti, al consigliere Ripepi l’aspetto più importante del progetto e cioè che in via Parco sarà migliorato un parco innovativo, che consente anche ai bambini disabili di potere accedere alla struttura e giocare in gruppo senza alcuna barriera architettonica. Piuttosto che disprezzare e dileggiare la professionalità dei dipendenti comunali, il rappresentante del Movimento 5 Stelle avrebbe potuto e dovuto documentarsi negli Uffici sulla bontà del progetto e sullo stato di pericolo delle piante tagliate, alberi della specie pino marittimo la cui pericolosità in ambito urbano è cosa così nota su cui è opportuno non dilungarsi.

I pini marittimi sono stati tagliati perché pericolosi e l’area sarà rivitalizzata con la piantumazione di elci e platani, alberi che renderanno il parco più bello, più accogliente e più sicuro.
Il Parco delle Fate sarà un ulteriore fiore all’occhiello di Corciano, con buona pace di chi è abituato a bloccare ogni ipotesi di sviluppo, in ambito nazionale e locale. Ci piace ricordare al consigliere Ripepi che ottenere finanziamenti da altri enti per lo sviluppo del nostro territorio è il più alto indice di qualità amministrativa, non certo una nota di demerito. Il progetto risale al 2016 e sin da quella data è prevista l’ubicazione in via Parco; i finanziamenti si ottengono con progetti solidi, frutto di visioni politiche di sviluppo e grazie a specifiche competenze.

Infine, siamo costretti a precisare ciò che per il consigliere Ripepi costituisce un orbello sospetto: l’avviso di impugnativa al Tar entro 60 giorni non è un vezzo o una presa per i fondelli imputabile all’Amministrazione Comunale, quanto l’obbligatoria formula di garanzia che la legge impone in tutte le ordinanze amministrative.

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