È morto dopo una grave malattia, nella tarda serata del 7 febbraio, don Nazzareno Marchesi, nato a Corciano il 7 luglio 1932, per quasi mezzo secolo rettore del Santuario della Madonna delle Grondici (Panicale), uno dei luoghi di culto mariani più frequentati dell’Umbria.
Rettore dal lontano 1959, tre anni dopo la sua ordinazione sacerdotale avvenuta il 29 giugno 1956, don Nazzareno ha trascorso gran parte della sua vita di uomo e di sacerdote alle Grondici, ritornando alla Casa del Padre proprio nel luogo in cui era giunto esattamente sessanta anni fa.
Spalancò le porte della “casa-santuario” ai pellegrini che venivano anche da fuori regione, avviando un’impegnativa opera di ampliamento del complesso edilizio e di sistemazione del verde circostante, come oggi si presenta, con l’accogliente chiesa consacrata nel 1986 sotto il titolo “della vita nascente e della famiglia”. Diventò lo “scalpellino” delle tante “pietre vive” costantemente presenti in questo luogo per raccogliersi in preghiera e in meditazione della Parola di Dio. Proseguì l’opera dei suoi predecessori, quella di edificare nuove strutture e di ristrutturare le esistenti, con le offerte di numerosi benefattori come accadde quando venne edificato il primordiale edificio a partire dalla fine del XV secolo. Oggi, ad accogliere i fedeli, ci sono due giovani religiosi della congregazione dei Fratelli di Gesù Misericordioso, che gestiscono ed animano il Santuario.
A tracciare un breve tratto umano e spirituale dello “storico” rettore del Santuario delle Grondici, sono i sacerdoti diocesani don Bruno Raugia e don Orlando Sbicca. «Don Nazzareno ha realizzato la sua vita di presbitero donandosi anima e corpo alle Grondici, accrescendo tra i fedeli una grande devozione per la Madre celeste – raccontano don Bruno e don Orlando –. Ha reso negli anni molto fruibile ed accogliente il Santuario anche da un punto di vista umano, oltre come luogo di ristorazione e di incontro per ritiri spirituali, di catechesi e di formazione. Tante generazioni di fanciulli ed adolescenti hanno conosciuto don Nazzareno, perché portati alle Grondici dai loro parroci e catechisti per il ritiro in preparazione alla Prima comunione e alla Cresima. Al nostro don Nazzareno gli va dato il merito per quello che fino ad oggi sono le Grondici: il Santuario mariano per eccellenza della nostra comunità diocesana con la sua grande croce illuminata, fatta erigere da lui per essere punto visibile di riferimento e di richiamo per la gente della vallata del Nestore e di benvenuto ai fedeli di fuori».
Altro aspetto significativo della vita di don Marchesi è quello, evidenziano don Raugia e don Sbicca, «di aver saputo coinvolgere tante persone e le Istituzioni civili locali nello sviluppo materiale del complesso del Santuario. Addirittura alcuni agricoltori della zona hanno messo a sua disposizione anche dei mezzi agricoli, che adoperava lui stesso, per rendere più accogliente il grande parco delle Grondici».
Le esequie di don Nazzareno Marchesi saranno celebrate nella chiesa del Santuario domenica 10 febbraio, alle ore 15, dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti insieme al vicario episcopale della V Zona pastorale dell’Archidiocesi (Marsciano-Valle del Nestore), mons. Giuseppe Ricci, ai Fratelli di Gesù Misericordioso e a diversi sacerdoti diocesani.
Riccardo Liguori