“Le strade provinciali 169/1 del Pantano, 170/2 del Maestrello, 172 di Corciano, in tutto 20 chilometri, sono state considerate dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dalla Regione Umbria, durante incontri che non prevedevano la partecipazione delle Province, di ‘interesse nazionale’ e per questo sono state trasferite al Demanio e quindi alla gestione Anas”. E’ la prima parte dell’articolata risposta fornita dalla Consigliera provinciale Erika Borghesi, con delega alla viabilità, all’interpellanza del Consigliere provinciale Enea Paladino con la quale chiedeva i motivi di tale trasferimento e se l’Anas abbia messo in campo progetti per tali tratti di strada.
“Alla decisione di statalizzare tali arterie viarie – ha aggiunto la Borghesi – la Provincia non si è opposta considerando la notevolissima estensione delle strade provinciali che dopo il trasferimento di quei tratti è passata a 1940 chilometri. Da informazioni assunte per le vie brevi presso il Compartimento Anas di Perugia, dal momento del trasferimento sono stati effettuati e sono in via di completamento interventi per il ripristino dei piani viabili a tratti saltuari per un importo complessivo di circa un milione e 800mila euro. Entro il 2019 sono previsti ulteriori lavori per il ripristino dei piani viabili a tratti saltuari per un milione e 500mila euro e interventi di adeguamento della segnaletica verticale e orizzontale per circa 200mila euro”.
Va evidenziato che in poco più di un anno l’Anas ha investito su questi 20 chilometri di strade 140mila euro a chilometro cifra che la Provincia non sarebbe stata in grado di sostenere. “Come noto – ha spiegato la Borghesi – il Ministero dei Trasporti per la manutenzione delle strade ha assegnato alla Provincia di Perugia 4 milioni e 500mila euro per il quinquennio 2019-2023. L’incidenza è di 2.300 euro a chilometro. Ciò significa che le strade demanializzate possono contare sulla notevolmente maggiore disponibilità economica dell’Anas rispetto alla Provincia”.