Francesca Garofane, la 34enne “gravemente indiziata” di avere ucciso la madre Augusta Brunori, 69 anni, con una coltellata alla schiena nella loro casa di Magione, aveva già aggredito la mamma. E lo aveva fatto nel novembre del 2014, nella casa della donna a Ellera, in via Gramsci. In quell’occasione erano intervenuti i carabinieri: la giovane, dopo avere ferito la mamma con una bottiglia rotta, si era barricata in casa.
Nel 2006 invece era scattata invece un’altra denuncia. Come riporta il Corriere dell’Umbria, Garofane era stata accusata di avere picchiato e strappato una ciocca di capelli ad una commerciante de La galleria di Ellera. “ È una tragedia annunciata – dice oggi il marito della commerciante – ha iniziato a tirarle oggetti e poi le ha strappato una ciocca di capelli e abbiamo sporto denuncia”. In base alla ricostruzione degli uffici della Polizia locale di Corciano, dopo la denuncia la donna è stata sottoposta a un primo tso, poi un altro nel 2007. Un altro tso era stato effettuato a Magione – dove la Garofane aveva spostato la residenza nel 2011 – proprio dopo l’aggressione del 2014 alla mamma.
La morte della Brunori, originaria di Serra Sant’Abbondio (Pesaro Urbino) potrebbe risalire alla notte tra domenica e lunedì. La ricostruzione dell’omicidio è ancora al vaglio degli inquirenti ma le indagini si concentrano sulla posizione della figlia della vittima, in cura per problemi psichiatrici. A dare l’allarme della morte della donna è stata proprio la figlia, prima chiamando il centro di igiene mentale dal quale è seguita a Magione e poi allertando i vicini di casa. Al momento dell’omicidio madre e figlia erano sole in casa. La donna è ora ricoverata nel reparto psichiatrico del Santa Maria della Misericordia di Perugia.