Riceviamo e pubblichiamo
“L’iniziativa della Lega sulla vicenda giudiziaria dell’ex assessore comunale costituisce un caso emblematico di una politica sterile e di facciata, unicamente rivolta a manipolare l’opinione pubblica attraverso inutili forzature della normativa e bieco sensazionalismo, giocando come al solito sulla pelle degli altri. L’esposto alla Corte dei Conti è una palese presa in giro, soprattutto alla luce del dibattito emerso nell’ultima seduta consiliare, dove l’Amministrazione Comunale ha precisato che la materia è attualmente disciplinata dal Nuovo Codice di Giustizia Contabile (D. Lgs. Nr. 174/2016), con rigidi presupposti sia per l’astratta configurazione del danno che per la sua quantificazione.
TRUFFA AI DANNI DELLO STATO, EX ASSESSORE PATTEGGIA LA PENA
La vicenda aveva ad oggetto un reato contro il patrimonio che è stato interamente risarcito, per una somma che, seppure importante, appare estremamente esigua nella casistica del c.d. danno all’immagine. Tra l’altro, la legge prevede due importanti e basilari condizioni imperative per la perseguibilità e la condanna del danno all’immagine: 1) si deve trattare di un reato contro la pubblica amministrazione; 2) ci deve essere una sentenza penale passata in giudicato. Lasciando alle autorità competenti ogni valutazione in merito, vi è il fondato dubbio che nel caso di specie non si sia concretizzato nemmeno uno dei presupposti basilari.
In ogni modo, i cittadini devono sapere che l’iniziativa della Lega è solo bassa speculazione, in quanto l’art. 51 del D. Lgs. Nr. 174/2016 espressamente dispone che la sentenza irrevocabile di condanna è comunicata al competente procuratore regionale della Corte dei conti affinché promuova l’eventuale procedimento di responsabilità per danno erariale. Non c’è bisogno di alcun esposto né di alcuna speculazione. Come detto in Consiglio Comunale, l’Amministrazione verificherà che la sentenza, una volta passata in giudicato, sia trasmessa all’autorità competente, con la massima fiducia nell’operato della magistratura e con altrettante convinzione che questa vicenda sia definitivamente chiusa.
Quando la Lega sostiene di avere difeso i cittadini mentre la maggioranza è inerte oltre a dire una falsità si avventura in un’appropriazione indebita di funzioni già riservate ad organi dello Stato. Sulla vicenda peraltro l’Amministrazione ha dimostrato con i fatti un rigore ed una limpidezza che spesso altri professano solo a parole. Non è infatti inutile né sterile ricordare che la vicenda nacque a seguito di una lettera/denuncia anonima che l’Amministrazione avrebbe potuto tranquillamente cestinare ai sensi del vigente Regolamento e che invece rese pubblica per ogni dovuto accertamento.
Se proprio la Lega intende difendere gli interessi di Corciano allora cominci a spiegare che l’attuale Governo ha tagliato ai cittadini 350 mila euro dal fondo IMU/Tasi, impossessandosi dei versamenti alle casse comunali. Cominci a spiegare come fare per garantire gli stessi servizi ai cittadini con 350 mila euro in meno.
Spieghi la Lega ai cittadini quali proposte concrete hanno presentato in questi 6 mesi per difendere gli interessi di Corciano, quali canali e quali azioni hanno attivato con il Governo per sbloccare i fondi per la scuola e per gli altri progetti che interessano la nostra comunità.
Abbiamo iniziato questa nuova consigliatura in un’ottica di estrema apertura e collaborazione con le forze di opposizione, approvando loro proposte in consiglio e coinvolgendoli nelle attività, avendo a cuore unicamente lo sviluppo e gli interessi di Corciano. Prendiamo amaramente atto di un diverso ed inconciliabile modo di fare politica, una rincorsa alla cagnara dove tutto viene strumentalizzato per un tornaconto di parte. Questa politica non ci appartiene e ne prendiamo le doverose distanze.”
Franco Baldelli (PD) e Arianna Fiandrini (lista civica)
capigruppo della maggioranza in Consiglio e della Giunta comunale di Corciano