Il 2018 si è chiuso per la maison di moda Cucinelli “in modo splendido”, con ricavi preliminari in crescita dell’8,1% a 553 milioni di euro, a cambi correnti e del 10,7% a cambi costanti. Lo annuncia lo stesso presidente Brunello Cucinelli che, “ringraziando dal profondo del cuore tutti coloro che ci hanno permesso di conseguire questi risultati” sottolinea che “l’incremento a doppia cifra” del 2018 “conferma la sostenibilità di un progetto di crescita sana e garbata sotto il profilo economico e della dignità morale di ciascun individuo che, con il proprio contributo, ha reso possibile il raggiungimento di questi risultati”.
Le vendite in Europa sono salite dell’8,5%, nel Nord America del 3,9%, in Cina del 28,5% e nel resto del mondo del 10,7%. Nel 2018 sono stati investiti 45 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto è “leggermente migliorato” a “circa 15 milioni di euro”. Quanto alle nuove collezioni ‘Primavera Estate 2019’, “la raccolta ordini è terminata con un ulteriore aumento e gli iniziali sell-out si stanno mostrando molto molto interessanti”.
Cucinelli, impegnato a “realizzare quell’idea di ‘capitalismo umanistico’ che tanto ci sta a cuore” spera di “aver contribuito in qualche modo al miglioramento, anche piccolo ma per noi molto importante, delle condizioni economiche e morali dell’essere umano”, dato che “la crescita economica e le performance dell’anno appena terminato sono state raggiunte nel rispetto dei valori della nostra impresa, sui quyali continuiamo a progettare anche la crescita futura, a beneficio dell’azienda, delle persone, del territorio in cui viviamo, dei nostri azionisti e di tutti gli stakeholder’.
Per questo – conclude l’imprenditore di Solomeo (Perugia) – “continuiamo a immaginare una ‘umana sostenibilità’, capace di creare profitti e generare bellezza, e cerchiamo di produrre senza recare danni all’umanità”. Il 2018 che si è appena concluso ha rappresentato “il 40/o anno di attività” ed è stato “uno degli anni più belli della storia della nostra impresa, valorizzato dal profilo della qualità della vita e dell’armonia nei luoghi di lavoro”.