È stato premiato per il racconto del viaggio che lo ha portato in Italia. Viaggio che lo ha visto affrontare e superare situazioni a dir poco difficili e complesse, quali l’attraversamento del deserto, incontri con miliziani, lavori faticosi e malpagati e in ultimo l’attraversamento del Mediterraneo in gommone. La storia di Diarra Bekay, originario del Mali, ha preso vita in uno degli elaborati vincitori del Concorso Letterario indetto dal Centro Sociale Anziani “ Antonio Cardinali ” di Ellera per ricordare l’opera di Antonio Cardinali.
Un risultato importante, conseguito da uno dei ragazzi “i gioielli” come amano ricordare negli uffici dei servizi sociali del Comune, che fanno parte del progetto di seconda accoglienza di Minori Stranieri Non Accompagnati gestito dal Comune di Corciano. Un percorso metodologico che si avvale di molteplici figure (assistente sociale ed educatore professionale ufficio di cittadinanza, tutor, mediatore culturale, esperto legale, educatori) che affiancano la famiglia e il minore in tutto l’iter di inclusione ed integrazione nel suo nuovo contesto di vita. Avviato nel maggio 2017, ha visto l’accoglienza da parte di famiglie del territorio di minori provenienti da Costa D’Avorio, Mali, Camerun, Senegal.
Il Comune ha proposto direttamente al Ministero questo progetto, incentrato sul servizio di affido professionale, presente da anni nel panorama dei servizi erogati dall’ente ed è stato subito accolto con favore e guardato come riferimento. “La commissione giudicatrice ha premiato gli elaborati degli alunni segnalati dai docenti delle scuole primarie e secondarie di Corciano – sottolinea l’Assessore alla Coesione Sociale Elisabetta Ceccarelli – e la cerimonia è stata seguitissima. Mi piace molto segnalare l’ottimo risultato dell’elaborato di Bekay che lo scorso anno ha frequentato la 3° media all’Istituto Comprensivo Bonfigli di San Mariano. Risultati come questi fanno capire che la strada intrapresa è quella giusta. Bekay è arrivato nel nostro territorio ormai da un anno e mezzo ed è stato accolto in affido da una famiglia. E’ subito emersa la sua indole pacata e riflessiva che gli ha permesso di inserirsi rapidamente all’interno del contesto scolastico e di farsi apprezzare dei suoi professori…. che dire … Questa è l’accoglienza che ci piace”.