Ambra Angiolini e Matteo Cremon, martedì 27 novembre, alle 21 saliranno sul palco del Teatro Cucinelli di Solomeo nei panni dei protagonisti de La guerra dei Roses, la straordinaria e raffinata commedia di Warren Adler, diventata un grande successo cinematografico per la regia di Danny De Vito.
L’autore ha adattato questa vicenda anche per il teatro, creando una commedia comica e crudele, ridicola e folle, che trova sul palcoscenico una dimensione ideale, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione onirica.
La storia, nota ormai a tutti, grazie alla fama della pellicola cinematografica, e alla notorietà e all’affinità interpretativa dei suoi protagonisti (Michael Douglas e Kathleen Turner), narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole o grandi comodità, che la loro vita quotidiana andava conquistandosi.
Tutto questo avviene, come ci è lasciato intuire dalle prime scene, in un’atmosfera di profondo amore, di sincera passione, all’interno di una cornice rosa e perfetta, lontani dal sospetto, appunto inesistente tra i Rose, di un qualsivoglia senso di raggiro o personale tornaconto, la dinamica del loro vivere insieme pare (ed è!) motivata soltanto dal reciproco amore. Ma ad un tratto, poco dopo l’inizio della nostra commedia, tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei.
Tutta la loro vita passata insieme, viene da lei completamente riscritta e reinterpretata, la sua maturata presa di coscienza la rafforza e la sprona, con una ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sul suo amato, ora il responsabile della sua mancata affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze.
“La grandezza dell’amore si esprime in questa commedia attraverso la sua fine. – dice il regista Filippo Dini – Adler ci pone di fronte a una delle più potenti e straordinarie deflagrazione umane: la separazione di un uomo e una donna. Non c’è al mondo espressione più sconvolgente della potenza dell’essere umano, non a caso il titolo la paragona ad una guerra, e non solo, ad una delle più sanguinose guerre della storia inglese, una guerra nata in “casa” appunto, la guerra tra due rami della stessa famiglia, la guerra delle due rose. Adler ci aiuta, con un sorriso, ad affrontare questa guerra, con coraggio e con leggerezza. E forse ci permetterà, quindi, di tendere una mano all’altro, per invitarci a uscire da quella “casa” e andare incontro ad un “esterno”, ad un futuro nel quale l’uomo, prima ancora della donna, tornerà ad essere in grado di capire, accettare, dialogare con la sua intima femminilità offesa e deturpata spesso in ognuno di noi.”
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.