Una Festa dei Nonni ancora più speciale quella programmata alla Scuola dell’Infanzia di Mantignana, perché nell’ambito del progetto “Spazio Gioco”, per la prima volta nel comune di Corciano, ha preso il via la sperimentazione della continuità educativa intergenerazionale. “Sappiamo bene che il 2 ottobre di ogni anno ricorre la festa dei Nonni – dice Marta Custodi, assessore con delega a Scuola, Infanzia e Cultura del Comune di Corciano – è il giorno in cui si festeggiano gli Angeli Custodi, forse perché anche i nonni sono un po’ angeli per i loro nipotini. In realtà, la ricorrenza, istituita nel 2005, vuole riconoscere ufficialmente il ruolo fondamentale dei nonni nella società, specialmente nel supportare il menage della famiglia ad accudire i nipoti. Tuttavia – prosegue l’assessore – non tutti i bambini possono godere di questa straordinaria ricchezza, perché oggi molti nonni lavorano ancora e non hanno tempo, oppure devono essere loro stessi supportati nelle necessità quotidiane”.
Da qui, l’amministrazione ha avuto un’idea brillante, ideando il percorso a suo tempo definito dei “’nonni in prestito” che fino al 28 giugno 2019 proseguirà proprio nella Scuola dell’Infanzia di Mantignana. L’iniziativa, che nasce con l’ambizione di fare da apripista, costituisce un servizio di prolungamento dell’orario in uno dei plessi della scuola dell’Infanzia “Benedetto Bonfigli”. Dalle 16.00 alle 17.30, secondo il calendario scolastico regionale, soprattutto grazie alla sinergia con il Centro Sociale “Antonio Cardinali” di Ellera, i bambini e gli anziani trascorreranno del tempo insieme, impegnandosi in laboratori e varie attivita. Un rapporto interattivo e scambievole, nel quale non ci sarà chi insegna e chi impara, ma circoleranno energie. Il contatto con gli anziani, è risaputo e gli educatori lo confermano, invita i piccoli a ritmi “più lenti” tranquillizzandoli e rendendoli in grado di concentrarsi meglio nella condivisione di laboratori di lettura, laboratori creativi e giochi della tradizione popolare condotti con la regia esperta di un educatore professionale.
“L’educazione intergenerazionale è una modalità utilissima per mettere in circolo due diverse visioni del mondo e costituisce un fattore di protezione per il benessere psichico di adulti e bambini – conclude Marta Custodi – la connessione tra generazioni è infatti essenziale fattore di promozione di salute, di benessere individuale e di stabilità sociale, come osservava l’antropologa Margaret Mead, un modo privilegiato per mantenere memoria del passato e far propri valori e tradizioni della comunità”.