126 interventi per un totale di circa 98 milioni di euro, proposti dai comuni e dalle province dell’Umbria. E’ questo il contenuto del Piano di interventi per l’edilizia scolastica 2018-2020 che la Regione Umbria ha presentato al Ministero dell’Istruzione, così come previsto dal Decreto ministeriale del 3 gennaio 2018. Le province di Perugia e Terni hanno proposto complessivamente 49 progetti, per complessivi 10,8 milioni di euro; i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti 44 progetti per un totale di 47,5 milioni di euro, e per i comuni al di sotto dei 15.000 abitanti le proposte progettuali sono 33 per un totale di investimenti previsti 39,3 milioni di euro.
“Il piano rappresenta un atto di programmazione molto importante per l’Umbria – ha affermato l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini -, ed ha visto gli enti locali individuare un parco progetti estremamente significativo, sia in termini di quantità che qualità degli interventi proposti. Si tratta di progetti che colgono la specificità del sistema umbro, sono quindi prevalentemente orientati al miglioramento e adeguamento sismico, oltre che ad interventi di efficientamento energetico e costruzione di nuovi plessi scolastici in funzione delle esigenze del territorio. Questo – ha aggiunto Bartolini – è solo il primo passo di un percorso che vedrà successivamente il Miur emanare un decreto di riparto delle risorse che saranno attribuite a livello nazionale, attraverso l’attivazione di specifici mutui con oneri a carico dello Stato, attraverso una provvista assicurata dalla Banca Europea degli Investimenti – BEI”.
Il piano, come già accaduto per la programmazione 2015/17, potrà altresì contare sulle ulteriori risorse che saranno destinate agli interventi di adeguamento e miglioramento sismico degli edifici scolastici, sulla base delle previsione della Legge di Bilancio 2017. Ed infine ovviamente dovranno essere aggiunti gli interventi previsti in seguito al sisma del 2016.
“La Regione Umbria insomma – ha concluso l’assessore Bartolini – conferma il forte impegno sulla qualità e funzionalità delle infrastrutture scolastiche che, unitamente alla costante attenzione sulla garanzia di elevati livelli dell’offerta formativa, rappresentano il tratto costitutivo e identitario delle politiche regionali sull’istruzione.”