“I nonni rappresentano una grande ricchezza di valori e tradizioni, ma – ahimè – nella società contemporanea una risorsa affatto scontata: in molti casi hanno sovente ancora un impegno professionale, in altri manifestano il bisogno di essere loro stessi supportati nelle necessità quotidiane. L’amministrazione ha quindi pensato ad un percorso che consentisse a bimbi e genitori di avere dei ‘nonni in prestito!’”. E’ quanto sottolinea Marta Custodi, assessore con delega a Scuola, Infanzia e Cultura del Comune di Corciano nell’annunciare che nell’ambito del progetto “Spazio Gioco” attivo nel plesso della Scuola dell’Infanzia di Mantignana sarà promossa, a partire dal 1 ottobre 2018 fino al 28 giugno 2019, per la prima volta nel territorio comunale, una sperimentazione per la continuità educativa intergenerazionale. “L’idea – aggiunge ancora l’assessore – nasce dall’ascolto attivo e dal confronto con le persone del territorio, nella volontà dare risposta a mutate esigenze socio – culturali”.
In pratica l’iniziativa, mai intrapresa prima e con l’ambizione di fare da apripista, costituisce un servizio di prolungamento orario all’interno di un plesso della scuola dell’Infanzia “Benedetto Bonfigli”, dalle 16.00 alle 17.30 secondo il calendario scolastico regionale e si avvarrà della collaborazione qualificata del Centro Sociale “Antonio Cardinali” di Ellera di Corciano (PG).
Anziani e i bambini, infatti, insieme stanno bene e imparano gli uni dagli altri; il contatto con gli anziani invita i bambini a ritmi “più lenti” e ciò li rende molto più tranquilli, oltre che capaci di una concentrazione straordinaria funzionale alla condivisione di laboratori di lettura, laboratori creativi e giochi della tradizione popolare condotti con la regia esperta di un educatore professionale.
“Credo nel valore dell’educazione intergenerazionale come possibilità di incontro e fattore protettivo per il benessere psichico di adulti e bambini – conclude Marta Custodi, che precisa comunque che saranno organizzati incontri con i genitori per illustrare più dettagliatamente il servizio – la connessione tra generazioni è infatti essenziale fattore di promozione di salute, di benessere individuale e di stabilità sociale, come osservava l’antropologa Margaret Mead, un modo privilegiato per mantenere memoria del passato e far propri valori e tradizioni della comunità”.