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mercoledì 25 Dicembre 2024
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Vaccini: il governo punta sull’autocertificazione ma i medici bocciano l’idea

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Tutti i bambini in classe a settembre, senza distinzioni. È l’obiettivo più volte ribadito dal governo e per questo si procederà ad una significativa semplificazione delle norme vigenti sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola: potrebbe infatti bastare una semplice autocertificazione di avvenuta vaccinazione da parte dei genitori per l’iscrizione al nuovo anno scolastico, invece della presentazione della documentazione ufficiale entro il 10 luglio come previsto dalla legge.

Sarebbe questa la svolta indicata in un provvedimento amministrativo dei ministeri della Salute e dell’Istruzione, che sarà presentato dai ministri Giulia Grillo e Marco Bussetti. A indicare la linea, parlando di necessaria “semplificazione” della norma, è stata la stessa Grillo, rispondendo al Question Time alla Camera: “In questi giorni il Ministero della Salute è al lavoro, insieme al Ministero dell’Istruzione, per individuare le iniziative più idonee”, ha spiegato Grillo, precisando che “non si tratterà di una semplice proroga, ma una significativa semplificazione dell’onere documentale a carico dei genitori dei minori di anni sedici, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l’infanzia”. Non sarà, ha sottolineato, “una misura temporanea, per così dire ‘a tampone’, ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempre più pacifico e meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche”.

L’obiettivo prioritario del Governo sul tema delle vaccinazioni – ha infatti chiarito Grillo – “è in questo momento rappresentato dalla volontà, da una parte, di alleggerire gli oneri ricadenti in capo alle famiglie senza che vengano in alcun modo compromesse le positive finalità di prevenzione che vanno riconosciute, senza alcun dubbio, alle vaccinazioni; e, dall’altra, di consentire a tutti i minori di poter frequentare gli asili nido e le scuole dell’obbligo”. Resta la volontà di modificare la legge: “Questo governo – ha affermato Grillo – nella ferma e sincera convinzione della centralità del ruolo del Parlamento, ascolterà ogni seria e condivisa proposta di modifica della normativa vigente, nell’ottica di un migliore bilanciamento tra il diritto all’inclusione, il diritto all’istruzione e il diritto alla tutela della salute individuale e collettiva”. Il ministro ha anche annunciato una nuova campagna d’informazione “sul valore dei vaccini come fondamentale misura di prevenzione primaria”.

L’ipotesi di autocertificazione è però bocciata dai medici: “Il depotenziamento dell’obbligo, unito alle frasi del ministro Salvini sulla pericolosità dei vaccini, rischiano di far perdere rapidamente i progressi fatti negli ultimi mesi sulle coperture vaccinali”, ha avvertito Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive (Waidid). Critiche giungono anche dal deputato del Pd Michele Anzaldi, secondo cui “le dichiarazioni del ministro Grillo sono sconcertanti: vogliono eliminare con una semplice circolare l’obbligo di vaccinazione, introdotto peraltro con un decreto legge. La titolare della Sanità, un medico, ha ceduto alle pressioni propagandistiche di Salvini. Se ci saranno altri morti per morbillo – rileva – gli italiani sapranno a chi rivolgersi”. E numerose critiche alla Grillo arrivano pure da cittadini no-vax che, su Facebook, chiedono al ministro di procedere direttamente all’abrogazione del decreto sull’obbligo vaccinale.

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