“Ma come fanno gli operai” è il titolo del libro di Loris Campetti, ex giornalista del Manifesto e collaboratore con giornali stranieri e riviste, che affronta precarietà, solitudine e sfruttamento nel mondo del lavoro. Il volume è stato presentato ieri sera al Circolo culturale La Commenda di San Mariano. L’incontro è stato organizzato dal Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Corciano.
Ne è seguito un dibattito dove sono state affrontate tematiche connesse al lavoro. Presenti anche diversi rappresentanti di una classe operaia colpita dalla crisi e dalle politiche liberiste. Con loro la voce del sindacato che, secondo Campetti – come conseguenza della precarizzazione, dell’esternalizzazione e con la crescita del peso della logistica – rappresenta fasce decrescenti di lavoratori.
Per Campetti infatti gli operai sono rimasti soli, colpiti dalla crisi e dalle politiche liberiste, privi di rappresentanza partitica e con un sindacato inadeguato. Ai loro occhi la sinistra è responsabile dell’attacco ai diritti: cancellazione dell’articolo 18, assalto alle pensioni, jobs act e precarietà. Nelle urne, sempre più deserte, arriva il loro voto di vendetta: gli operai tradiscono la sinistra. O è piuttosto vero il contrario? A questo quadro si aggiunge la crisi della solidarietà tra lavoratori, perché la perdita della speranza in un cambiamento apre la strada all’individualismo, che rischia di alimentare una guerra tra poveri.