La raccolta differenziata in Umbria ancora è sotto la soglia del 65%, obiettivo prefissato dal piano regionale. Più 4,1% rispetto al 2016 e più 11% sul 2015: anche se rallentando, la raccolta differenziata in Umbria continua a crescere e nel 2017 si assesta mediamente al 61,8%, cifra superiore alla media nazionale ma ancora sotto l’obiettivo. La produzione regionale dei rifiuti ammonta a 450mila tonnellate, in calo rispetto al 2016 del 4%.
Per l’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini i primi dati relativi al 2017 sulla produzione dei rifiuti urbani e soprattutto alla raccolta differenziata indicano che non si sono raggiunti gli obiettivi prefissati ma comportano comunque soddisfazione. “Oltre alle percentuali – ha detto Cecchini – bisogna guardare anche la qualità della raccolta”. L’assessore ha detto che ci sono situazioni che hanno bisogno di una accelerazione ma che si è sulla buona strada. Cecchini, pur definendolo difficile, ipotizza anche un raggiungimento del 70% nel 2018. “Considerando che il porta a porta – ha detto – è partito in alcuni comuni da poco, con Perugia che inizierà adesso a toccare un ulteriore bacino di 40mila abitanti, ci si aspetta un risultato più significativo per il futuro”.
Per quanto riguarda i risultati della raccolta differenziata, l’Umbria appare una regione a due velocità. Appena sopra la soglia del 65% si annoverano comuni come Marsciano, Fabro e Valfabbrica per arrivare ai record di Bettona all’83%, Narni al 74, Torgiano al 72%. Insieme a Terni altri piccoli comuni della conca registrano percentuali elevate di raccolta differenziata. Per contro va maluccio la zona dello Spoletino dove, fanalino di coda, ci sono Sellano, Cerreto e Monteleone, da migliorare anche le performance della Valnerina.
Manca invece poco per raggiungere il risultato nei comuni del Perugino. Dal comprensorio del Trasimeno passando per Magione e Corciano e arrivando al capoluogo e poi fin verso Assisi le percentuali si avvicinano ma sono ancora sotto il 65%. Sempre dai dati regionali emerge che in meno di 10 anni si è più che dimezzato il conferimento in discarica. “Più e meglio si fa raccolta differenziata – ha osservato ancora Cecchini – e meno si conferisce l’indifferenziato”.
A Corciano – secondo dati ARPA – la produzione di raccolta differenziata nel 2017 ha raggiunto le 6.968 tonnellate crescendo del 4% rispetto al 2016. Si è dunque passati dal 56,6% al 60,6%. Il dato pro-capite è di 315 kg per abitante nel 2017. Rispetto agli altri comuni del sub ambito 2, di cui Corciano fa parte, la percentuale di raccolta differenziata è inferiore del 2,4% rispetto al dato regionale invece la raccolta è inferiore dell’1,2%.
10 anni fa a Corciano la frazione differenziata raccolta era di 4.920 tonnellate per una percentuale del 37,82% e un dato pro-capite di 249 kg per abitante (l’obiettivo per il 2008 era del 45%).
Va sottolineato che nei precedenti rapporti consultabili nel sito dell’ARPA il dato della raccolta differenziata era disaggregato per tipo di materiale raccolto, negli ultimi rapporti non più.