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martedì 24 Dicembre 2024
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Le tagesmutter: l’alternativa al nido

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Le Tagesmutter (dal tedesco “mamme di giorno”) sono madri che ospitano a casa propria i bambini di altri genitori venendo retribuite come tate. Si tratta di un modo per le famiglie di risparmiare e per la madre di avere un guadagno. Non è fondamentale avere un particolare titolo di studio ma è necessario svolgere un corso di formazione gratuito, mediamente della durata di 250 ore, organizzato dalle amministrazioni locali.

I criteri di ammissione per accedervi sono semplici – e dettati dal buon senso – : gioia nel lavoro con i bambini, esperienza nell’assistenza di bambini propri o altrui, disponibilità della propria famiglia ad aprire i propri ambienti privati (che dovranno risultare idonei) ai bambini assistiti ed ai loro genitori, competenze personali e sociali.

La formazione delle Tagesmutter funziona in modo differente da regione a regione. Il corso tratta materie come psicopedagogia, pediatria, alimentazione, igiene, creatività, sicurezza, legislazione, cooperazione, marketing sociale, pronto soccorso, imprenditoria e organizzazione del lavoro. I corsi di formazione per tagesmutter sono indispensabili per imparare a progettare le attività ludiche ed educative per i bambini come laboratori manuali, musicali, attività di manipolazione, etc. e inoltre a gestire i rapporti con le famiglie.

Una volta ottenuti i permessi necessari è possibile ospitare presso il proprio domicilio un massimo di 5 bambini (compresi i propri figli) di età compresa tra i 0 e i 3 anni. Per bambini al di sotto di 1 anno il numero massimo in compresenza è di 3. Possono diventare tagesmutter tutte le mamme disoccupate a partire dai 21 anni d’età.

In Umbria, sono la L.R. 30/2005 (art. 5) e il  Reg. Reg. 13/2006 a disciplinare “ulteriori tipologie di servizi all’infanzia rispetto a quelli tradizionali”. Per l’attivazione, anche in via sperimentale, del “nido in famiglia” deve essere richiesta l’autorizzazione al Comune di riferimento al fine di assicurare la supervisione della sperimentazione ed il coordinamento con la rete dei servizi per la prima infanzia presenti sul territorio comunale. L’attività può essere condotta da un genitore o da un operatore in ogni caso in possesso degli standard minimi di competenza previsti dalla legge (D.G.R. 16 maggio 2012, n. 513, allegato 5).

L’elenco degli asili nido autorizzati presenti in Umbria è consultabile nel sito del comune di Perugia e in quello della Regione Umbria.

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