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mercoledì 20 Novembre 2024
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Dal recordman di preferenze alla lista con più candidati a secco: curiosità sulle elezioni di Corciano

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Dopo aver speso parole per vincitori e vinti, ora che la proclamazione degli eletti è ufficiale, passiamo in rassegna i candidati più votati assegnando medaglie in una sorta di podio per ciascuna lista che ha corso alle elezioni comunali di domenica scorsa 10 giugno. Un totale di undici liste e 165 aspiranti consiglieri comunali.

Partiamo con la lista Giovani per Corciano che, pur essendo nella coalizione vincente di centrosinistra di Cristian Betti, ha ricevuto il minor numero di voti (142) e di preferenze (90) rappresentando l’1,61% dell’elettorato corcianese. Una lista di giovanissimi dai 18 ai 30 alcuni dei quali non hanno ricevuto voti. Quelli con maggiori preferenze sono Jenny Munzi (22), Alessio Bussolini e Daniele Padovano (pari merito a 16) e Noemi Calderini (14). Il seggio da cui la lista ha ricevuto più voti (26) e preferenze (22) è quello numero 2 di Castelvieto.

Non è andata molto meglio per la lista di Rinascimento Sgarbi (coalizione di centrodestra per Franco Testi) che ha ottenuto l’1,62% con 143 voti e 120 preferenze, nonostante l’ampio battage svolto e ben due visite a Corciano del critico d’arte. In questo caso i più votati sono Claudia Pascuzzo con 42 voti, Stefano Giommini con 34 e Walter Bibi con 15 voti. Anche qualche componente di questa lista ha ricevuto zero preferenze. Il seggio più attivo è stato quello numero 9 di San Mariano con 29 voti secchi e 35 preferenze.

Segue nell’ordine la lista “Civici Riformisti – Socialisti Popolari” singolare creazione del consigliere comunale di Perugia Carmine Camicia in appoggio al centrosinistra che è riuscita a raggranellare 184 voti che si traducono nel 2,08%. Le preferenze sono state 193 con, sul podio, Fabio Gabbarelli (64), Cesare Fioriti (49) e Colette Mezzanotte (26). In questa lista a non ricevere neanche un voto sono stati addirittura in sette. Il più alto numero di preferenze arriva dal seggio 7 di Mantignana (21), i più numerosi voti alla sola lista (18) dal seggio 1 Corciano.

Il partito Rifondazione Comunista ha partecipato da solo con il candidato sindaco Daniele Vento (200 voti per lui). La lista ha ricevuto 221 voti totalizzando il 2,5% senza riuscire ad entrare in consiglio comunale. 211 le preferenze. Medaglia d’oro a Beatrice Ramadori (55 voti), argento a Roberto Urbani (37) e bronzo ad Alice Leombruni (18 voti). Per Rifondazione il seggio più generoso di preferenze è stato il numero 7 di Mantignana con 51, di voti secchi il numero 3 di Chiugiana con 20. Tutti i candidati hanno ricevuto voti.

Il partito di Liberi e Uguali malgrado l’attivismo dei suoi candidati ha ottenuto in tutto 371 voti, il 4,2%: non sufficiente a guadagnare un seggio in consiglio comunale. Le preferenze sono state 332 con Fausto Bianchi il più votato (65) seguito da Emanuela Boccio (57) e Marta Custodi (56). Il maggior numero di voti (48) e di preferenze (59) arrivano dal seggio di Corciano.

Si arriva dunque all’esiguo 4,91% di Forza Italia che ha messo insieme 434 voti dei quali 317 con preferenza di candidati. Numeri che hanno contribuito ad aiutare la coalizione di centrodestra ma che non sono bastati a far tornare il partito in consiglio comunale. I berlusconiani forse hanno pagato lo scotto della situazione politica nazionale ma anche qualche scaramuccia locale con i più maliziosi che fanno notare come il confinante sindaco perugino Andrea Romizi (forzista) non si sia mai visto in campagna elettorale. Francesca Sorbelli è stata la più votata con 77 voti, segue Michele Alberati con 63 e Sara Carmeli con 50 voti. Il seggio più prolifico di preferenze è quello di Capocavallo con 28, il più “votato” è invece il 19 di San Mariano (53).

In questo ordine, la prima lista che riesce ad entrare in consiglio comunale è quella di Fratelli d’Italia con il 5,58% che corrisponde a 493 voti totali. Le preferenze ottenute sono state 415. Elena Ciurnella è stata la più votata con 104 preferenze che le garantiscono un seggio, si tratta della prima volta per Fratelli d’Italia. Seguono Massimiliano Morucci con 81 voti e Andrea Legumi con 50. La sezione più generosa è la numero 6 di Mantignana con 54 voti e 53 preferenze.

In questa tornata elettorale il Movimento 5 Stelle, nonostante un risultato migliore del 2013, per le logiche delle percentuali è sceso dal podio dei partiti più votati a Corciano. La lista ha ottenuto 1222 voti (13,84%) eleggendo due consiglieri di cui una di diritto è la candidata sindaco Chiara Fioroni. Le preferenze, pochine rispetto ai voti secchi, sono state 351. Di queste i più votati sono Mario Ripepi (nuovo ingresso in consiglio comunale con 64 voti), Stefania Rosignoli (46) e Serena Berta (41). Seggi più prolifici il numero 1 di Corciano per i voti alla lista (105) e il numero 3 di Chiugiana con 39 preferenze.

Un successo è stata la lista Cristian Betti Sindaco che con i suoi 1334 voti totali per una percentuale del 15,11 porta in consiglio comunale 3 eletti. Le preferenze sono state 882. Il più votato è la new entry Andrea Braconi (già presidente della Proloco di San Mariano) con 146 voti di preferenza seguito dal già-presidente-del-consiglio-comunale Federico Fornari a 132 e dall’altra new entry Andrea Bacelli, a quota 102. Seggi più generosi il 6 di Mantignana con 111 voti secchi e il 17 di San Mariano con 120 preferenze.

Il secondo partito più votato a Corciano è la Lega, che ha raggiunto il 16,71% mettendo insieme 1416 voti. Il partito di Salvini fa entrare nell’aula consiliare tre eletti che, insieme a quella di Fratelli d’Italia, portano a quattro i consiglieri del centrodestra. Una circostanza abbastanza inedita per Corciano ma della quale ancora non si sono visti commenti da parte dei vertici di partito. Va detto che anche qui, rispetto ai voti di lista, le preferenze sono state pochine: 380. I più votati sono Roberto Bracco (sì, il Bracco del PD regionale è un suo stretto parente) con 86 voti, Gianluca Taburchi (57) e Lucrezia Russo (51). Ad entrare in Consiglio saranno però i primi due e, di diritto, il candidato sindaco Franco Testi. Le sezioni più generose sono state la 3 di Chiugiana con 110 voti e la 1 di Corciano con 41 preferenze.

Ultimo ma non per risultato è il Partito Democratico che ottiene la percentuale del 31,83 con ben 2811 voti, confermandosi il partito più votato a Corciano. Gli eletti in consiglio comunale sono 7. Fioccano anche le preferenze, ben 2594. Il più votato, e quindi recordman di questa tornata elettorale, è l’ex assessore Lorenzo Pierotti che è riuscito a mettere insieme poco meno di un quarto delle preferenze totali: medaglia d’oro con 509 voti. Seguono sul podio l’altro ex assessore Franco Baldelli con 302 preferenze e l’avvocato Francesco Mangano che ne totalizza 194. La sezione elettorale che ha portato più voti e più preferenze è la numero 1 di Corciano, rispettivamente 244 e 263.

Alcune considerazioni: è facile notare come alcuni candidati vengano eletti con meno preferenze di altri presenti in altre liste con percentuali minori. È questo il gioco perverso dei numeri del sistema usato per assegnare i seggi, il metodo D’Hondt che viene impiegato nelle comunali e in altre procedure elettorali. Quando le preferenze superano i voti alla sola lista significa che c’è stato un maggiore ricorso alla possibilità di votare un maschio e una femmina allo stesso tempo.
Quando c’è una prevalenza netta di voti alla sola lista spesso si parla di “voto ideologico” mentre un gran numero di preferenze è indice di una forte interazione dei candidati con l’elettorato. Sulla natura del voto di preferenza i politologi non sono sempre concordi.

Lorenzo G. Lotito

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