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martedì 16 Luglio 2024
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Elezioni a Corciano: confronto fra i candidati su frazioni, vivibilità e turismo

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In attesa di domenica 10 giugno, giorno delle elezioni comunali, abbiamo intervistato i quattro candidati a sindaco di Corciano su varie tematiche che riteniamo interessanti per i nostri lettori e la cittadinanza di Corciano. Ogni articolo presenta una tematica: i quattro candidati hanno avuto campo libero per evidenziare pregi e difetti e fare proposte con lo scopo ultimo di migliorare la vita e la realtà corcianesi.
La redazione di Corcianonline ringrazia tutti i candidati per aver dedicato il loro tempo alle nostre domande in questi giorni carichi di impegni.
In questo articolo Cristian Betti, Chiara Fioroni, Franco Testi e Daniele Vento si esprimono su frazioni, vivibilità e turismo.

BETTI – E’ importante sottolineare come sia necessario un Piano di Qualificazione urbana, e questo riguarda sia le realtà più densamente popolate, come Ellera e Girasole, sia le frazioni storiche, e più piccole, del nostro territorio. Questo significa dare enorme importanza ai dettagli, dalla segnaletica al verde pubblico, ovvero tutto quello che intendiamo quindi come arredo urbano, in maniera tale da rendere ancora più belli i nostri centri abitati.
Ora che è stato completato, poi, il percorso ciclo-pedonale Tevere-Trasimeno, che attraversa anche il nostro territorio, abbiamo il dovere di creargli intorno una rete ramificata di possibilità che tocchi più punti possibili del corcianese.
Per quello che concerne il turismo, occorre valorizzare ancora di più il brand Corciano, rafforzandone l’identità e la qualità delle manifestazioni organizzate, sviluppare il sistema delle residenze artistiche, valorizzare la necropoli etrusca di Strozzacapponi anche coinvolgendo fondazioni private, per continuare gli scavi archeologici nei pressi del Fosso Rigo.
Occorre farlo però con una consapevolezza; Corciano deve essere parte di un sistema di promozione più ampio, che coinvolga i territori del Trasimeno, dell’Orvietano, della Bassa Toscana, ovvero della Media Etruria, per presentarsi al mondo nella migliore veste possibile. E ciò sarà possibile solo coinvolgendo gli operatori, sia dell’accoglienza che delle produzioni artigianali ed eno-gastronomiche, nel disegno complessivo.

FIORONI – Il nostro Comune è composto da importanti frazioni: Capocavallo, Castelvieto, Corciano -Taverne, Terrioli, Valmarino, Ellera – Chiugiana, Mantignana, Migiana, San Mariano, Solomeo. Realtà anche distanti chilometri tra di loro che formano la nostra società, ciascuna di queste con le sue caratteristiche distintive, la sua storia, le proprie esigenze specifiche ma anche comuni. A tutte e in pari misura intendiamo prestare ascolto per soddisfarne le concrete esigenze, nessuno deve rimanere indietro. Per ciascuna frazione istituiremo un tavolo di ascolto e lavoro che analizzi le problematiche locali e proponga mirate soluzioni percorribili che tengano conto delle reali esigenze di chi vive in questi territori.
L’impegno associativo e sociale sono il cuore del fermento culturale. È necessaria la pianificazione, il coordinamento, la capacità di fare rete, la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e umano esistente, la disposizione all’ascolto delle tante “creatività” che in ogni settore i cittadini possiedono.
Il settore cultura, correttamente gestito, può contribuire alla crescita economica, all’occupazione, all’innovazione e alla coesione sociale. Si rende necessario sperimentare nuovi modi di sostegno economico alle iniziative culturali, basate su creatività, innovazione e collaborazione.
Pensiamo che Corciano, in un contesto fatto di piccoli borghi storici da promuovere, abbia le carte in regola per rafforzare la propria competitività, oltre che nel settore turistico propriamente detto, anche nell’industria culturale e creativa, sviluppando il lato proattivo della cultura.
Ottimizzazione degli spazi e valorizzazione delle frazioni per eventi culturali quali mostre, teatro, musica, pittura, mercatini artigianali. Le bellezze paesaggistiche delle frazioni, saranno valorizzate come scenari naturali per attività culturali (musica, teatro, percorsi enogastronomici), soprattutto nella stagione primaverile-estiva. Si deve rendere organica la programmazione dell’offerta culturale supportandola con adeguata diffusione pubblicitaria.
Strategica può essere l’istituzione di un osservatorio “Cultura Corciano-Europa” con l’obiettivo di sfruttare tutte le possibilità offerte in ambito europeo e nazionale per dare slancio all’offerta culturale locale. L’osservatorio sarà aperto a tutti i soggetti culturali cittadini che ne vorranno fare parte. Sviluppare le collaborazioni con le scuole, non solo nel nostro territorio ma anche di altre Regioni, per incentivare la visita di Corciano anche in momenti ritenuti di bassa stagione. Promuovere il turismo sociale per persone anziane e per persone diversamente abili, coinvolgendo i rappresentanti delle strutture ricettive.
Il Festival Agosto corcianese deve ritrovare una rinnovata capacità attrattiva, attraverso l’individuazione di un direttore artistico e dovrà interessare non solo il bellissimo borgo ma anche le diverse frazioni del Comune, dove potranno essere realizzati eventi più popolari che promuovano giovani talenti ed artisti.

TESTI – Rivitalizzazione Dei Borghi:
– La rivitalizzazione del territorio passa anche per un rilancio del Turismo in tutte “le perle” che
contraddistinguono il nostro patrimonio artistico; dovremo rivisitare le iniziative culturali e lanciare
il piano per i “Mercati dei Borghi”;
– Circuiti turistici mirati (come per esempio circuiti ciclo-pedonali che uniscano Villa del Cardinale con
Villa Pieve del Vescovo e la Necropoli Etrusca); rivitalizzazione dell’evento culturale di eccezione
“Agosto Corcianese”, arricchendolo e rendendolo più fruibile in forma itinerante tra i borghi;
– Studieremo un piano di incentivazione per creare un sistema di commercio diffuso, in special modo
nelle frazioni a beneficio di residenti e turisti. E’ VITALE per il comune invertire la rotta che nel
passato ha creato cattedrali, cementificazione ed eccessive concentrazioni a scapito della vivibilità
complessiva del territorio.

VENTO – I borghi vanno rivalutati, e possono essere rivalutati anche avvalendosi di bandi nazionali e fondi europei che consentano ai singoli cittadini di intraprendere attività volte alla conservazione e alla riqualificazione. Il turismo può rappresentare uno stimolo in questa direzione, un fattore di propulsione che induca ad individuare e selezionare quelle eccellenze del territorio che avrebbero buon gioco a tramutarsi in attività commerciali produttive che rievochino le antiche botteghe artigianali. A questo scopo sarebbe molto importante affidarsi all’esperienza di quelle persone che si trovano senza lavoro ma possono contare su un consistente bagaglio professionale da trasferire ai giovani.

Lorenzo G. Lotito

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