La Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri ha vinto il primo premio al concorso Anna Pancirolli di Milano. La borsa teatrale è dedicata alla memoria di Anna, giovane attrice milanese scomparsa all’età di 24 anni, e riservata alle compagnie emergenti.
Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri ha presentato 40 minuti del suo “Almost, Maine” per la regia di Samuele Chiovoloni e gli interpreti Jacopo Costantini (che ha curato la traduzione del testo dall’inglese), Daphne Morelli, Elisabetta Misasi e Ludovico Rohl.
La Compagnia ha raccolto anche il premio assegnato dagli allievi delle scuole di Milano, con la motivazione di “aver dato corpo agli elementi essenziali del teatro, la relazione fra gli attori e il conflitto fra i personaggi”.
“Almost, Maine” è il primo progetto della compagnia che si è aggregata in seguito ai percorsi individuali dei componenti. La narrazione per estratti di una cittadina non ben delimitata nello sconfinato stato del Maine, in un freddo venerdì sera, e delle storie intersecate dei suoi abitanti.
Un vero e proprio bestseller del teatro americano contemporaneo, presentato per la prima volta in Italia. Fra incontri improvvisi, amori laceranti, rimorsi, incomunicabilità e situazioni paradossali gli abitanti di Almost Maine fanno esperienza della sconfinata gamma di sentimenti che attiene alla grammatica dell’amore.
Un gigantesco dono da restituire, un’aurora boreale da aspettare in un campo di patate, una rubrica delle cose che possono fare male da compilare insieme a una sconosciuta negli spazi angusti di una stireria, un pattino piovuto dal cielo per avvicinare una coppia ormai divisa dagli eventi.
Il progetto verrà presentato il forma completa a Roma il 27 Maggio per il Festival Inventaria presso Teatro Trastevere.
“Siamo molto lieti di aver ricevuto questo riconoscimento. Un contributo alla produzione come quello erogato dal Concorso Anna Pancirolli è una rarità nello scarno mercato italiano. Ci fa piacere che sia stata premiata la nostra concezione della scena e sia stato colto il nostro lavoro intorno alle metafore di questo testo, così delicato e sottile”