Mense scolastiche: una valutazione politica per la chiusura dei lavori della Commissione di Controllo e Garanzia – Il servizio di refezione scolastica, affidato in concessione con delibera del Consiglio comunale attraverso lo strumento della finanza di progetto, è stato ancora una volta sottoposto all’esame della Commissione consiliare di controllo e garanzia. Senza entrare nel merito di contrastanti argomenti giuridici a favore o sfavore della gestione amministrativa, finanziaria e tecnica del progetto, ritengo utile esprimere alcune valutazioni politiche. Mi spiace riscontrare la permanenza di interpretazioni discordanti e irrisolte della normativa vigente tra uffici. Mi preme però definire il contesto e i confini entro cui operiamo. La Ragioneria dello Stato a chiusura dell’anno scorso ha rilevato che negli anni dal 2011 al 2015 (anno in cui è stato approvato il progetto) il contributo degli Enti locali alla riduzione del debito pubblico ammontava a circa la metà, di cui due terzi a carico delle amministrazioni comunali. Se tra il 2015 e il 2017 alcuni vincoli si sono parzialmente allentati, tuttavia le conseguenze delle precedenti politiche continuano a gravare sulla finanza comunale. A tutt’oggi, poi, si continua a operare con risorse date, mentre crescono le funzioni da assolvere: dalla protezione civile al welfare locale a nuovi obblighi di legge. Inoltre, la materia dei contratti pubblici (che comprende i contratti di concessione di servizi) è oggetto di un consistente e continuo processo di modifica e conseguenti difficoltà applicative: le norme hanno durata incerta e questo incide sulla ricercata propensione all’investimento privato e sull’accesso al credito e alle garanzie bancarie di lungo periodo. In questo contesto non privo di criticità abbiamo ritenuto di approvare il progetto di refezione scolastica “Sani e forti: l’alimentazione dei bambini un’occasione per cambiare stile di vita, valorizzare il territorio e creare opportunità di lavoro”. L’abbiamo condiviso per le finalità perseguite: migliorare il servizio di refezione scolastica, inserire al lavoro soggetti svantaggiati, ridurre a carico del bilancio comunale sia i costi di gestione attraverso la messa a disposizione in comodato gratuito di sedi, arredi e attrezzature comunali sia il peso delle tariffe attraverso contributi a sostegno del reddito famigliare. Nell’auspicare che si verifichino le condizioni per la piena realizzazione delle finalità che sorreggono il progetto, non posso tuttavia esimermi dall’osservare che questa vicenda rafforza le ragioni che Rifondazione Comunista oppone a forme di gestione dei servizi pubblici locali orientate alla realizzazione del profitto nell’erogazione dei servizi pubblici di interesse generale e alla legislazione che confina le pubbliche amministrazioni – chi più chi meno volutamente – in questo discutibile perimetro.
Fabrizio Brunelli – Capogruppo Rifondazione Comunista