I maestri e le maestre diplomati alle Magistrali venerdì hanno assediato il ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere, a Roma. Per lo sciopero e la manifestazione, indetti da Anief e Saese ma anche dai Cobas, è stata scelta la data dell’insediamento delle Camere in attesa del parere che dovrebbe essere espresso dall’Avvocatura dello Stato in relazione all’applicazione della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha disposto la cancellazione dalle graduatorie a esaurimento (Gae) di oltre 50 mila diplomati magistrali.
Annullata la manifestazione davanti a Montecitorio, oltre un migliaio di maestre e maestri hanno circondato e assediato per cinque ore il MIUR per chiedere la conservazione del posto in “ruolo” o nelle Graduatorie a esaurimento per tutti i diplomati magistrali che vi si trovano, la riapertura delle Graduatorie a esaurimento per tutti i precari abilitati e l’immissione immediata “in ruolo” per i precari con 3 anni di servizio.
Una delegazione sindacale successivamente è salita al Ministro dell’Istruzione per incontrare i dirigenti ministeriali che si occupano della questione. “Le conclusioni del MIUR – riferiscono i sindacati – sono state rinviate alle decisioni del “nuovo governo”. Ma noi ribadiamo che un governo in carica c’è, e non è necessario per una soluzione positiva attendere un nuovo governo. Visto che tutti i gruppi parlamentari, prima delle elezioni, hanno dato il loro sostegno ad una soluzione positiva per i maestri è sufficiente che riconfermino a Gentiloni e alla ministra Fedeli, entrambi ancora in carica, il loro appoggio a tale soluzione, consentendo al governo in carica di varare un decreto che sani i pesanti danni prodotti dalla sentenza del Consiglio di Stato: e tutto ciò va fatto al più presto”.