Si è aperta presso il museo dell’Antiquarium la mostra di pittura futurista di Leonardo Orsini Federici. L’artista, architetto di professione, espone per la seconda volta a Corciano le sue pitture a olio realizzate tra gli anni 2016 e 2017. L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale ARTE IN BOTTEGA con il patrocinio del Comune di Corciano.
L’artista, nell’occasione dell’inaugurazione, ha presentato le sue opere una ad una, raccontando come la sua vena artistica fu ispirata e aiutata dal grande maestro Gerardo Dottori che ebbe la fortuna di conoscere quando era ancora bambino: “Dottori fu il primo a mettermi un pennello in mano” – ha raccontato Orsini.
La sua grande passione si è poi sopita per anni fino a quando si è risvegliata oggi, più rigogliosa che mai dando alla luce opere geniali che hanno come protagonista assoluto la dinamicità.
I capolavori di Orsini si rifanno al futurismo cubista e i soggetti sono mezzi per dare vita al tema principale del futurismo: la dinamicità appunto. La figura geometrica dell’ellisse è la preferita dall’autore e viene usata spesso per aumentare il senso di velocità e movimento; emblematica in questo senso può essere l’opera “Il Tornado” ma anche altre come “Il Carbonio” o “ Temporale sul lago”.
Ogni dipinto ha una sua ricerca e nasconde dietro una storia, un’ispirazione particolare, che può essere un sogno dell’artista o un ‘esperienza vissuta. “Temporale sul lago” ad esempio nasce da un vissuto dell’autore nella località di Torricella sul Lago Trasimeno; in quest’opera Orsini sperimenta anche la sovrapposizione del colore sull’olio asciutto, ovvero su base già dipinta, riuscendo a trovare una trasparenza che rende l’opera del tutto particolare.
L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 fino al 31 marzo; in questo periodo l’ingresso sarà libero.
Vogliamo anche anticipare il prossimo progetto di questo talentuoso artista che sta riscontrando un ottimo successo; 12 quadri che rappresenteranno ognuno un mese dell’anno. Naturalmente ci auspichiamo una nuova mostra per i nuovi capolavori.
Simona Trentini
