Domenica 4 marzo si vota per le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento. Nella nostre interviste conoscitive parliamo con il candidato di Forza Nuova – Italia Agli Italiani Massimiliano Argenio, peraltro attivo nel territorio di Corciano.
Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
Essendo il coordinatore per la provincia di Perugia di FN, per me candidarmi è stato un piacevolissimo “obbligo”, che mi ha permesso di incontrare e presentare a molte persone in tutta la regione il programma politico di IAI.
Perché votare lei, perché il suo partito?
Votare me ed il mio partito significa dare una scossa al paese, una scossa patriottica ed identitaria.
Se dovesse essere eletto quale sarà la sua prima iniziativa?
Se dovessi essere eletto la prima iniziativa che attuerei è il ripristino dell’ articolo 18.
Quanto è importante mantenere un contatto con il proprio territorio di appartenenza?
Ritengo fondamentale il contatto con il territorio da qui provengo, perché sono proprio i luoghi e la gente che li vive con me a darmi la forza di battermi politicamente.
Qual è il futuro dell’Italia nell’Europa?
In questa Europa l’Italia non ha nessun futuro, riteniamo fondamentale l’uscita dall’Europa delle banche e delle multinazionali, e la costituzione di una “vera Europa”, l’ Europa dei popoli.
Quali sono i punti deboli e i punti di forza dell’Umbria?
La nostra regione è una delle più belle sotto l’aspetto paesaggistico e turistico, ricchissima di luoghi di culto, una varietà enogastronomica da fare invidia al resto della nazione, e ospita molte iniziative culturali di livello internazionale. Nonostante ciò rimane una regione chiusa dove le infrastrutture devono ancora essere potenziate, se penso ad un aeroporto che ancora stenta a “decollare”, le ferrovie che non sono un alternativa di mobilità valida e la rete viaria sempre piu’ insufficiente alla reale esigenza di traffico odierno. Ma di pregi e difetti potremmo parlarne all’infinito.
Come vede in Italia un futuro fatto di macroregioni?
Non riteniamo abbia un gran senso costituire macroregioni, noi riteniamo che le regioni stesse vadano abolite in favore della ricostituzione delle province.
Che scenari politici reputa probabili all’indomani del 4 marzo?
Dopo il 4 marzo spero di vedere un governo nuovo fatto da persone corrette pulite e legate alla propria terra ed al proprio popolo, un governo IAI.
Com’è cambiata la politica nell’epoca dei social network?
Diciamo che i social aiutano molto oggi a fare politica, è un modo più semplice rapido ed economico per raggiungere una massa di popolazione in ogni punto del nostro territorio.
Populismo, immigrazione, violenza: come commenta i fatti più recenti?
Populismo è una parola molto in voga oggi, usata da chi ha paura della vera politica, cioè quella che sta a contatto diretto con il popolo e che spesso smaschera le malfatte di questi signori politici di mestiere. L’immigrazione per noi è una vera piaga, almeno come avviene oggi, questo continuo e costante afflusso di migranti è una vera e propria invasione, che favorisce esclusivamente chi con questo business si arricchisce veramente.
Noi condanniamo la violenza sotto ogni punto di vista, politicamente parlando noi siamo disposti e disponibilissimi al confronto dialettico con tutti, cosa che non avviene dall’altra parte ma anzi butta benzina sul fuoco per riportare il nostro paese agli anni ottanta.
