“Caro Babbo Natale, quest’anno non mi sono comportata molto bene quindi ti chiedo solo un regalo”. Comincia così la letterina scritta da una bambina che risiede nel corcianese e che quest’anno oltre ad un regalo per sé ne chiede uno ciascuno anche per la nonna e per la mamma.
Il Natale dovrebbe essere un momento di gioia e di tranquillità, soprattutto per i bambini, ma purtroppo non sempre è così, non per tutti. Per quanto una famiglia si impegni a non far percepire ai suoi membri più piccoli le incertezze e le difficoltà di tutti giorni non è facile nascondere – ad esempio – la perdita del proprio lavoro.
La nostra bambina quindi si è sentita in dovere di fare qualcosa, nel suo piccolo. Nella letterina a Babbo Natale, dopo un piccolo regalo per sé – una Barbie – chiede a Santa Claus di portare regali anche alla nonna e alla mamma. “Per la nonna Giusy – scrive la piccola – vorrei che smette di lavorare e che abbia tanti soldi, per la mamma che ritrovi un lavoro, grazie”.
La famiglia delle piccola è una delle tante alle prese con i problemi occupazionali che da tempo affliggono i dipendenti dello stabilimento di un noto marchio dell’alimentare. Nelle comunicazioni aziendali si sente parlare di ricollocazione dell’organico ma quei numeri – con cui i contabili giocano per far quadrare i conti – non sono entità astratte: sono persone che per decisioni prese dal’alto possono ritrovarsi a non riuscire più ad arrivare alla fine del mese.