Questa settimana, spostiamo l’attenzione su un altro spazio della casa che affascina molto i bimbi: il bagno. Noi genitori possiamo attrezzarlo con degli accorgimenti che consentano al bambino di occuparsi il più possibile da solo della propria igiene personale.
Poniamo una piccola cesta per i panni sporchi accanto a quella grande, irraggiungibile per i più piccoli, in modo tale che nostro figlio possa riporre la sua biancheria da lavare. Questo può essere un aiuto per favorire la sua autonomia e la sua attitudine al riordino.
Chi ha la fortuna di avere due bagni, nei primi anni di vita del proprio bambino, potrebbe assegnare a uno dei due bidet il ruolo di lavandino. Così il piccolo potrebbe avere a portata di mano sapone, asciugamano, bicchiere con spazzolino e dentifricio, specchio appeso accanto al bidet per controllare i progressi della pulizia. Altrimenti sarà necessario munirsi di uno scalino per raggiungere il lavandino.
Il miglior modo per rendere autonomo il bambino nelle pratiche di cura di se è lavarsi i denti mentre lui li lava, lavarsi insieme le mani e i piedi, svestirsi e vestirsi in sua presenza. Compiendo le azioni con gesti calmi e chiari.
L’asciugacapelli da viaggio, piccolo e leggero, può essere un buon aiuto per il bambino per asciugarsi i capelli in autonomia: dotato di ciabatte in gomma, lontano dall’acqua, può dedicarsi all’asciugatura in piena libertà. Spesso l’insofferenza dei bimbi nelle operazioni di igiene personale è da ricercarsi nella mancanza di una loro partecipazione attiva alle azioni.
Da quando il bambino sta in piedi, circa 11/12 mesi, il cambio del pannolino può essere fatto in piedi, permettendo al bambino d’essere protagonista di tutte le azioni alla sua portata: svestizione, apertura del pannolino, chiusura dei gancetti del pannolino asciutto, vestizione.
“Voglio fare da solo” è un diritto da tutelare non una pretesa. (fonte uppa.it)
Giada Gatti