Torna oggi la nostra seguitissima rubrica sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario.
Vi ricordiamo che ogni mese ci attenderà un tema diverso che potrà essere suggerito anche da voi lettori.
Ci sono benefici nella castrazione del cane maschio? Quali sono? L’intervento chirurgico è invasivo?
In uno dei precedenti articoli si é parlato della sterilizzazione del cane femmina, dei motivi per cui si consiglia la sterilizzazione precoce, e cosa comporta all’atto pratico l’intervento chirurgico.
A differenza della femmina, nel maschio di solito non si consiglia la castrazione preventiva, ma solo in seguito ad uno dei motivi qui elencati:
1. Criptorchidismo (testicolo ritenuto)
2. Neoplasia testicolare
3. Aggressività del soggetto e/o difficoltà nella sua gestione
4. Aumento di volume/ascesso/neoplasia della prostata
1. In alcuni soggetti, durante la fase di crescita, uno o entrambi i testicoli non scendono attraverso il canale inguinale dentro lo scroto, ma rimangono all’interno della cavita addominale. A causa della temperatura più elevata all’interno dell’addome, rispetto a quella a cui il testicolo sarebbe esposto a livello scrotale, quest’ultimo rischia di andare incontro a modificazioni patologiche. Il criptorchidismo può essere una patologia ereditaria. In questi casi viene fortemente consigliato l’intervento di castrazione sia per asportare il testicolo ritenuto, che per asportare il testicolo correttamente in situ poiché si sconsiglia l’accoppiamento di tale soggetto per non rischiare di creare progenie con la stessa patologia.
2. Non esiste una predisposizione di razza o di età (anche se é più raro nei cani giovani) ma le neoplasie testicolari rappresentano sempre un buon motivo per l’orchiectomia. Può accadere che durante una visita generica il veterinario osservi un aumento del volume testicolare o noti una alterazione della forma o ancora la presenza di “bozzellature” sulla superficie del testicolo. Una ecografia sarà di ottimo ausilio diagnostico per decidere circa l’asportazione. Si suggerisce sempre l’invio del campione ad un laboratorio di istopatologia al fine di ottenere una esatta diagnosi utile anche ai fini terapeutici e prognostici.
3. Ogni animale ha il proprio carattere, e alcuni maschi presentano, durante la loro fase “adolescenziale”, un aumento dell’aggressività dovuta principalmente all’aumento in circolo del testosterone. In alcuni casi, la castrazione, abbassando i livelli ormonali, può aiutare a contenere l’aggressività del soggetto e la sua gestione. In questi casi si consiglia l’intervento in giovane età poiché, se effettuato da adulto quando il carattere è già completamente formato, i risultati possono essere blandi se non addirittura nulli.
4. L’aumento di volume della prostata è abbastanza frequente nel cane e può dare sintomi quali problemi nella minzione e/o defecazione, malessere generale, infezioni prostatiche. In questo caso, la castrazione è risolutiva ma esistono anche dei farmaci (la cosiddetta castrazione chimica) che svolgono con la stessa efficacia e senza grandi controindicazioni la medesima funzione ma devono ovviamente essere somministrati per tutta la vita del cane e dopo la 3a-4a somministrazione iniziano ad essere meno efficaci. Anche nel caso di neoplasia prostatica si consiglia l’intervento di castrazione ma ovviamente dipende dalle condizioni generali del cane e dal tipo di tumore .
Per quanto riguarda l’intervento chirurgico , è molto meno invasivo rispetto alla sterilizzazione della femmina, ma si tratta comunque di un intervento chirurgico in anestesia generale. Nell’intervento viene effettuata una piccola incisione in addome (nella regione parapeniena )dalla quale si estrae il testicolo,si applicano alcuni punti di sutura e si suggerisce sempre una breve terapia antibiotica.
Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario
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Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che questa rubrica non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.