Dal 2005 al 2015 la spesa per investimenti dei Comuni in Umbria è stata pari a 1.374 milioni di euro ed è diminuita dell’82% passando da 739 milioni del 2005 a 148 milioni del 2015. La diminuzione di capacità di investimento dei Comuni è dovuta essenzialmente alla forte riduzione dei trasferimenti dello Stato e dal pressoché totale blocco del ricorso all’indebitamento. Nonostante questo crollo della spesa, l’Umbria mantiene un livello ‘pro capite’ di investimenti superiore alla media italiana: è quanto emerso da un incontro stamani a Palazzo Donini in cui è stata analizzata la spesa per investimenti dei Comuni in Umbria, con una particolare attenzione agli investimenti dei Comuni finanziati dalla Regione con i principali programmi cofinanziati dall’Unione europea e dallo Stato.
Nel periodo 2010-2015, gli investimenti dei Comuni finanziati dalla Regione con i principali programmi cofinanziati dall’Unione Europea e dallo Stato ammontano a 230 milioni di euro, il 17% circa della spesa in conto capitale sostenuta dai Comuni nei 6 anni di riferimento. Gli interventi realizzati sono relativi a infrastrutture di collegamento per l’ambiente, interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, interventi per l’efficientamento energetico di edifici pubblici ed infine per la riqualificazione dei centri urbani. Con il Por Fesr 2007-2013, sempre nel periodo 2010-2015, sono stati finanziati interventi per circa 75 milioni di euro che hanno permesso la realizzazione di 90 milioni di investimenti nei settori dell’ambiente e prevenzione dei rischi (circa 19 milioni di euro di contributi), efficienza energetica (circa 15 milioni di euro di contributi) e riqualificazione delle aree urbane (circa 41 milioni di euro di contributi). (ANSA).