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mercoledì 14 Agosto 2024
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Bimbi e bilinguismo: eccone tutti i vantaggi

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“Crescere bilingui, o comunque apprendere una seconda lingua da bambini, significa imparare precocemente a mettersi nei panni degli altri, a vedere le cose da un prospettiva che non sia solo la nostra. E questo perché il bambino bilingue ogni volta che parla deve scegliere una lingua in base all’interlocutore che ha davanti.” Parola di Antonella Sorace, docente di linguistica e direttore di Bilingualism Matters all’Università di Edimburgo , in un’ intervista a Daniela Natali, giornalista del Corriere della Sera.

“Può capitare che il piccolo bilingue impari a parlare più tardi, – osserva la Dottoressa Sorace – ma se venisse in mente di sommare le parole che sa in entrambe le sue due lingue, si scoprirebbe che complessivamente ne conosce quante, e più, dei coetanei e quindi non c’è da temere alcun ritardo di sviluppo. Due lingue non fanno confusione, arricchiscono. Quanto alla teoria dello spazio a disposizione è ridicola: il cervello non è una scatola a capacità limitata: più lingue si sanno, più è facile impararne.”

L’esperienza di bilinguismo nei bambini si riflette in una serie di effetti positivi in ambiti sia linguistici che non linguistici. Eccone alcuni:

  • Maggiore conoscenza spontanea della struttura del linguaggio – il bilinguismo permette ai bambini di notare intuitivamente la struttura e il funzionamento delle lingue. Inoltre, la conoscenza intuitiva della struttura delle lingue avvantaggia i bambini bilingue nell’apprendimento di una terza o quarta lingua.
  • Maggiore abilità di distinguere tra forma e significato delle parole – i bambini bilingue imparano a leggere in media un anno prima dei monolingue essendo facilitati nel riconoscimento del sistema di corrispondenza tra lettere della lingua scritta e suoni della lingua parlata.
  • Maggiore flessibilità mentale e capacità di multitasking – presumibilmente dovuto al fatto che le lingue parlate dai bilingue sono sempre attive simultaneamente nella loro mente e quindi il bilinguismo nei bambini sviluppa un meccanismo di inibizione di una lingua mentre viene utilizzata l’altra. Questo permette loro di effettuare un rapido passaggio da un compito ad un altro quando questi richiedono attenzione e capacità di selezione.
  • Più precoce consapevolezza che altre persone possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla propria. Il vantaggio sembra essere collegato alla pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per decidere quale lingua adottare.
  • Miglioramento delle capacità artistiche, della capacità di interpretare il mondo e del rendimento scolastico.
  • Vantaggi cognitivi nella terza età, essendo i parlanti bilingue in qualche modo protetti dal declino delle funzioni cognitive che in genere accompagna l’invecchiamento e comunque con effetto ritardato.

Giada Gatti

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