Una preoccupante impennata di contagi da morbillo in Umbria. Nei prime sei mesi dell’anno in corso siamo quasi al triplo dei casi riscontrati in tutto il 2016: 70 da gennaio a giugno 2017 mentre in tutto il 2016 si sono contati solo 25 casi.
A evidenziare i dati è il dott. Stefano Ricci, neurologo della Usl Umbria 1 e membro del direttivo della Società di Neuroscienze Ospedaliere.
Ricci in particolare richiama l’attenzione sulla più grave complicanza del morbillo, la panencefalite sclerosante subacuta, la cui eradicazione si può ottenere solo incrementando le vaccinazioni.
Il morbillo è una malattia infettiva, altamente contagiosa, causata da un virus del genere Morbillivirus.
Le complicanze sono rare ma responsabili di circa 30-100 morti ogni 100.000 persone. Tra le più temibili vanno ricordate le encefaliti, in particolare la panencefalite sclerosante subacuta (PESS).
È una rara forma di encefalite – spiega la Società di Neuroscienze Ospedaliere – a lenta evoluzione e ad esito fatale che si sviluppa nei bambini e negli adolescenti qualche anno dopo l’infezione da morbillo. L’encefalite è causata dalla persistenza del virus “mutato” all’interno del tessuto cerebrale.
Non esistono terapie risolutive per questa terribile malattia che è mortale nella quasi totalità dei casi nell’arco di qualche anno.
L’unico intervento sanitario efficace in grado di ridurre significativamente l’incidenza della PESS è rappresentato dalla immunizzazione vaccinale.
La Società di Neuroscienze conclude invitando alle vaccinazioni e ribadendo che le complicanze cerebrali che si possono sviluppare a seguito dell’infezione naturale di morbillo superano di gran lunga il possibile, rarissimo rischio di complicanze prodotte dalla vaccinazione.