Un appuntamento che ha per oggetto l’amore, uno dei sentimenti più nobili e coinvolgenti dell’animo umano, ma anche quello che provoca maggiore struggimento. Un tema dalle molteplici sfaccettature, che è stato presentato venerdì 23 giugno, alle 21, presso il centro culturale la Commenda, di San Mariano, dall’associazione Humus Sapiens, con la serata “La verità, vi prego, sull’amore”. Uno spettacolo che ha visto protagonista, Marco Coletti, vice-presidente dall’associazione, con la sua esibizione canora con chitarra, e la voce narrante, Fabio Nucci.
“Suoni, canzoni e parole, una serata in cui -spiega il presidente di Humus, Antonio Rocchini- si tratta dell’amore, della varietà dei suoi stati, dalla maggiore o minore esaltazione, fino alla desolazione. Uno dei tanti appuntamenti proposti quest’anno dall’associazione, che ha trattato diverse tematiche politico-culturali”. Una performance che ha visto la presenza di un pubblico attendo ed interessato, numeroso il sala nonostante l’afa di inizio estate. Coletti ha proposto brani musicali di diversi artisti, tra cui Ivano Fossati e Fabrizio De Andrè. Pezzi di grande pregio e notorietà. Nucci invece, ha letto ai presenti particolari poesie, intervallandosi con Coletti, tra cui: “la verità vi prego sull’amore”, di Wystan Hugh Auden; “Gli uomini migliorano con gli anni”, di William Butler Yeats; “Paura di te” di Pedro Salinas; “Quei tuoi capelli di arance sul vuoto del mondo”, di
Paul Elauard; “Lamento lento”, di Pablo Neruda. Si è poi proseguito con la proiezione di spezzoni di alcuni film di Woody Allen e del “Cyrano de Bergerac”, con Gerard Depardieu.
Interessante poi anche il richiamo ad una delle mitiche storie d’amore del medioevo, quella tra Tristano ed Isotta, dal tragico finale. Una passione che è sinonimo di dolore per i protagonisti, inconciliabile con valori morali e sociali dell’epoca, diversamente dall’amor cortese medievale, in cui il desiderio è visto come spinta alla vita ed alla perfezione. “Si tratta di una serata a cui ho molto lavorato, cercando di realizzare uno spettacolo
spaziando tra più ambiti, dal brano musicale, alla poesia, fino alla storia ed al cinema, – evidenzia Coletti – per cercare di proporre qualcosa di originale, da cui emergesse la peculiarità di questa ineguagliabile emozione dell’animo umano. Non si può parlare di amore poi senza che la “polis” venga coinvolta, da questo il riferimento al “politico”, con l’evento compreso nel ciclo “il personale è politico”. Mi colpisce sempre molto anche la storia tra Tristano ed Isotta, con il passaggio dall’amore ideale e quello carnale.
Ineguagliabile ed inesauribile anche il talento di Allen e Depardieu, come anche quello di poeti e musicisti da me proposti, e spero graditi a tutto il pubblico”.