Intensa e appassionata la partecipazione dei Dirigenti Scolastici dell’Umbria all’incontro svoltosi a Perugia, in autoconvocazione, per l’esame delle problematiche professionali e per un appello a Sindacati, Ministero, Enti Locali. Pieno il riconoscimento, da parte degli oltre cento capi di istituto della regione, di una situazione non più sostenibile e che richiede con urgenza correttivi sia sul piano giuridico contrattuale, che su quello economico.
Dalle scuole di Corciano, tra i firmatari del documento ci sono anche i dirigenti scolastici Pierpaolo Pellegrino della Direzione Didattica e Daniele Gambacorta dell’Istituto Comprensivo.
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Se nell’immaginario collettivo, il preside è ancora una figura alta e solenne che non ha grandi impegni e che – al pari degli insegnati- lavora mezza giornata e con lunghe ferie estive, la realtà è che questo è un mestiere ben diverso.
I Dirigenti Scolastici hanno una mole di responsabilità e di incombenze straordinarie: sul piano amministrativo, gestionale, manageriale, di sicurezza, in scuole ormai sempre più grandi – con oltre mille alunni- e complesse. Il sovraccarico funzionale rischia di non consentire di usare le energie nel presidiare gli snodi davvero rilevanti relativi alla formazione e alla didattica.
Nel corso dell’incontro, nell’affollata aula magna dell’IIS ” Cavour – Marconi- Pascal” , si sono levate alte voci di protesta per l’eccesso di adempimenti , connessi all’attuazione della Legge sulla Buona Scuola (immissioni in ruolo, organico potenziato, PTOF, valorizzazione del merito, chiamata per competenze, alternanza scuola/lavoro, reti di scuole, valutazione di sistema e delle professionalità), ma ancor più derivanti dall’attuazione delle norme su trasparenza, anticorruzione, sicurezza dei locali scolastici, nuovo codice degli appalti, dematerializzazione, sicurezza informatica.
A differenza delle altre Pubbliche Amministrazioni, nella scuola tutto è in capo all’unica figura dirigenziale. Tante, troppe responsabilità, senza adeguati strumenti per svolgere al meglio i propri compiti. Serve sia una semplificazione, un nuovi modello di governance, e un riconoscimento economico per le accresciute responsabilità professionali.
I Dirigenti Scolastici dell’Umbria parteciperanno con totale e convinta adesione agli appuntamenti sindacali di protesta fissati per giovedì 25 maggio: sit in e manifestazioni a Roma, assemblea sindacale a Perugia, e sciopero. Le diverse sigle hanno messo a punto iniziative diverse, ma comunque tutte atte a sottolineare l’assoluta esigenza di riposizionare la Dirigenza Scolastica in una condizione di adeguatezza economica ( con allineamento retributivo alle altre dirigenze della P.A.) e sostenibilità dei carichi di lavoro.
I Dirigenti Scolastici Umbri saranno in prima fila, determinati a farsi ascoltare dai diversi interlocutori.
Presidi in rivolta, insomma, per tutelare il benessere della scuola tutta.