La mostra “La Vista e la Visione” le foto aeree di Paolo Ficola, in corso al Museo Antiquarium di Corciano fino al 21 maggio è stata prorogata al 4 giugno prossimo. A deciderlo, l’amministrazione comunale, che aveva raccolto l’input dell’UNPLI del perugino nell’ambito di Prologo 2017 – le giornate delle proloco. “La buona affluenza di pubblico e, soprattutto, l’interesse suscitato dal percorso espositivo di particolare impatto – sottolinea l’assessore all’associazionismo Luca Terradura – ci hanno indotto a mantenere l’allestimento per tutto il ponte del 2 giugno, fino alla domenica”.
L’obiettivo dell’appuntamento è stato, quindi, pienamente raggiunto, ovvero suscitare un dibattito attorno al futuro turistico dell’Umbria, a volte erroneamente descritta dai media nazionali come ‘terra interamente terremotata’ e capace invece di mostrare il suo volto bello e, soprattutto, la sua fruibilità. Ad esserne consapevole anche Antonio Pucci, presidente del comitato UNPLI del perugino e vicepresidente regionale “Prologo 2017 ha avuto il merito di lanciare un messaggio importante, ovvero che le proloco posso essere volano per il rilancio turistico della nostra regione. Non a caso, durante la quattro giorni abbiamo voluto il convegno sul turismo con la presenza di relatori illuminati ed abbiamo avanzato proposte concrete, come l’impegno delle proloco di realizzare, insieme all’Unpli, iniziative alla ricoperta del patrimonio locale e di cercare il coinvolgimento delle proloco del resto d’Italia, sollecitandole ad organizzare le loro gite in Umbria”. Pertanto, ancora per due settimane, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 sarà possibile ‘scovare’ i particolari di luoghi conosciuti, raccontati sotto un’altra visione
La Mostra – Paolo Ficola, con i suoi 50 anni di esperienza, è considerato uno dei maggiori esponenti della fotografia aerea. Fra i migliori proseliti di Felix Nadar, inventore dell’aerofotografia, con i suoi lavori di altissimo valore tecnico – scaturiti da oltre 240 ore di volo ad una quota variabile tra 1500 a 4500 mt – ha contribuito alla divulgazione e valorizzazione dell’incantevole paesaggio umbro da una prospettiva originale e poco conosciuta. Per fotografare l’Umbria dall’alto – ben 11mila le diapositive scattate nell’arco di 4 anni – Ficola non si è affidato solo ad un occhio attento e ad un’innata sensibilità, ma alla sua fida Hasselblad per aerofotogrammetria a fuoco fisso, dalla capacità di 200 Mpixel, a vari aerei: un P66 e un P 68 Partnavin, uno SKY Arrows biposto e ad un elicottero. Tanti gli aneddoti da ricordare nella concretizzazione di una mostra che raccoglie soltanto le fotografie aeree di maggior significato paesaggistico e compositivo: dalla predisposizione del piano di volo sulla base delle condizioni meteo, allo studio dell’inclinazione della luce solare, dall’alloggiamento della macchina fotografica all’interno della carlinga o occhieggiante dallo sportello, all’imprevedibilità della spinta dell’aria, capace di far volare in più di una occasione oggetti vari, tanta era la concentrazione nel fissare immagini perfette. L’unica preoccupazione dell’autore che gli scatti restituissero, autentici, i brividi trasmessi da una Regione esteticamente ineguagliabile, semplice e spirituale nelle sue bellezze naturali e paesaggistiche, al pari dei suoi siti archeologici, luoghi monumentali, borghi e città, fissati in un momento della loro storia capace di diventare termine di paragone per i mutamenti successivi.