“Ogni idea che nasce nella mente e passa per l’anima è sicuramente una bellissima idea”. Brunello Cucinelli, l’imprenditore umbro che ha fondato un impero sulla produzione di capi di abbigliamento in cashmere a Solomeo, ha parlato agli studenti dell’Università Politecnica delle Marche in apertura dello ‘Your Future Festival’, un’iniziativa con cui ogni l’ateneo si apre al territorio, quest’anno dedicata al tema dell’Europa. “Abbiamo avuto 30 anni di crisi di valori – ha sottolineato Cucinelli -, pensavamo di dominare il mondo con la scienza, e non è possibile. Ora è il secolo dell’oro per ripartire dai grandi valori e coniugare mente e anima”. “Ai giovani – ha continuato Cucinelli, al quale il rettore Sauro Longhi ha consegnato una targa – dico: vi abbiamo fatto credere che eravamo meglio di voi, non ci credete. Ascoltate i genitori solo se vi parlano di grandi ideali”.
Al Dottorato Day, cerimonia di conferimento di 142 dottorati di ricerca, l’imprenditore ha ricordato di non aver studiato, ma oggi ritiene invece che “lo studio sia il sale della terra” anche se il lavoro non deve essere visto come “la pena” per chi non studia. “Ho pensato di fare cashmere mentre giocavo a carte al bar – ha scherzato – e ancora devo capire il perché”. Un grande passo, ha sottolineato Cucinelli, è quello di accettare i cambiamenti che ci sono stati, a partire da Internet: “tutto è cambiato, specialmente con l’arrivo di Instagram. In azienda guardiamo i risultati a partire dal primo gennaio 2016”.
Ma alla “globalizzazione” preferisce “l’universalismo” connesso alla “stima” tra le persone. “Chi non accetta i cambiamenti – ha osservato citando Voltaire – prende la parte peggiore”. Ma occorre moderare la “connessione” e riscoprire l’incontro: “ogni anno ci arrivano 45 mila curriculum. E’ meglio portarli a mano”. Cucinelli ha chiesto ai ragazzi di “tornare a studiare l’essere umano”, riscoprire “l’arte di farsi voler bene, tornare ai grandi ideali di spiritualità”. Quattro i consigli per il futuro: “non volgere le spalle alla povertà, avere una visione speciale del futuro, comportarsi da custodi del creato e dare la spalla a qualcuno che ha bisogno”.