L’ex chiesa di San Francesco, oggi sconsacrata, è chiusa perché manca il parere del Demanio.
Oggi la chiesa viene utilizzata per eventi culturali e mostre, anche nell’ambito di Corciano Festival, ma per il cambio di destinazione non basta l’ok di Comune e Soprintendenza, serve anche ricevere l’ok del demanio.
Per anni – come riporta la Nazione qualche giorno fa – la gestione della chiesa-museo dedicata ad esposizione temporanee era stata regolata da una convenzione proprio tra Comune e Soprintendenza ma adesso, al suo scadere, è emersa la necessità del parere vincolante del demanio.
Una scoperta avvenuta poco tempo fa e che non consente al momento la riapertura della struttura. L’amministrazione guidata da Cristian Betti si è trovata in un primo momento a ricevere dunque il diniego per il rinnovo del ‘contratto’, motivato appunto dal fatto che avrebbe dovuto essere il Demanio ad occuparsi dell’autorizzazione visto che di fatto si trattava di un cambiamento di destinazione d’uso dell’edificio.
A sua volta il Demanio però avrebbe rigirato la questione sul Ministero dei beni culturali. “Ci siamo mossi sin dal primo momento in cui è stata rilevata la criticità – spiega Betti – abbiamo cercato la soluzione più rapida per risolvere la questione. Abbiamo trovato la massima collaborazione nella Soprintendenza e già ci siamo attivati per poter riaprire la struttura al più presto”.