La Giornata Internazionale delle Donne, mercoledì 8 marzo, ha segnato a Corciano l’avvio del corso annuale curato dal Gruppo locale della Protezione Civile. Nella nuova sede, inaugurata lo scorso anno, si sono ritrovati oltre 100 corsisti, con una significativa componente femminile, che ha impreziosito l’iniziativa, dando la misura di un trend in aumento. E’ quanto fa notare Francesco Volpi, responsabile del Gruppo di Protezione Civile di Corciano. “La componente femminile è in grossa espansione – commenta dopo la prima lezione –D’altra parte, anche in occasione del terremoto le donne sono state protagoniste, penso alle maestre dell’Istituto Comprensivo di Norcia che hanno lavorato alacremente per far sì che la scuola potesse riprendere ed alle signore di San Pellegrino, frazione oltremodo ferita, che hanno dato un contributo determinante per mantenere viva la quotidianità. Per parte nostra, contiamo di ingrossarne fila, Intanto – prosegue – siamo davvero molto felici di una partecipazione così massiccia all’avvio del corso formativo. Ci rendiamo conto che è dovuta anche all’onda lunga del terremoto, che stimola la sensibilità e la generosità di molti sul mettersi a disposizione nella gestione delle emergenze. Come approccio iniziale – aggiunge ancora Volpi – è stato trattato il sistema di protezione civile in generale, un argomento che ha appassionato oltremodo i corsisti i quali hanno posto moltissimi quesiti pertinenti”.
Nel ringraziare il Comune del patrocinio concesso all’iniziativa, il responsabile del Gruppo ha precisato che al momento i 30 volontari operativi stanno partecipando nell’ambito del COC al coordinamento della situazione riguardante gli sfollati. Un impegno che si protrarrà fintanto che il dipartimento regionale della Protezione Civile non dichiarerà cessata l’emergenza. Sempre durante la serata di inizio corso, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale l’assessore all’associazionismo Luca Terradura. “Ho ringraziato la Protezione Civile per il grande lavoro svolto nei mesi passati ed ancora oggi – il suo commento – l’emergenza terremoto è ancora ben viva ed ha messo a dura prova l’intera macchina dell’associazionismo che nel nostro territorio è molto rodata ed attiva. Alle famiglie sfollate dalla Valnerina ed ospitate nelle strutture del territorio cerchiamo di garantire, con la Protezione Civile in prima linea, un’accoglienza il più serena possibile, pur nella precarietà della situazione generale. Con molto piacere – continua la riflessione di Terradura – ho constatato una grande partecipazione di persone all’inizio di un corso che consentirà loro di entrare a far parte di questo organismo, mettendo, come dico sempre io, a disposizione della comunità il proprio tempo. Credo sia il segnale – conclude – che nei momenti di bisogno viene fuori in ognuno di noi lo spirito di comunità, che purtroppo, visto il periodo storico, spesso è difficile trovare in quanti pensano egoisticamente solo a loro stessi”