Lo straordinario talento del pianista Bruno Canino, insieme alle capacità interpretative del tenore Marcello Nardis e della flautista Ginevra Petrucci, daranno vita ad un’imperdibile serata in programma a Solomeo
Sabato 11 febbraio ore 21,00 il grande pianista, clavicembalista e compositore Bruno Canino, tra i maggiori interpreti contemporanei, sarà al Teatro Cucinelli dove terrà un concerto insieme al tenore italiano Marcello Nardis specializzato nel repertorio liederistico e cameristico, già applaudito in contesti prestigiosi come la Scala e il festival di Salisburgo, e Ginevra Petrucci, descritta dalla stampa italiana come “uno dei più interessanti talenti della nuova generazione” e lodata dalla rivista americana The Flutist Quarterly per il suo “bel fraseggio, brillante virtuosismo e legato degno di un grande cantante”.
Un concerto, quello da loro proposto, che prevede I versi di Victor Hugo “Viens! Une flûte invisible soupire” musicati, a distanza di mezzo secolo, da André Caplet e Camille Saint-Saëns incorniciano simbolicamente un programma tutto francese e raffinatissimo, incentrato sul rapporto poesia-musica e percorso da sottili rimandi reciproci. Accanto alla sofisticata vocalità della mélodie, di cui le due raccolte “sorelle” da Verlaine, amatissimo da Fauré quanto da Debussy, costituiscono esempi mirabili, il flauto, “reinventato” come strumento novecentesco per eccellenza, si fa portatore di suggestioni arcaizzanti e misteriche.
Bruno Canino, direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia dal 1999 al 2002, ha collaborato con molti famosi interpreti (partendo da Gazzelloni e Cathy Berberian), ma ha anche suonato da solista con direttori quali Abbado e Muti.
Recentemente si è esibito all’Università Statale di Milano nella prima esecuzione di “Varianti per Ballista Antonio e Canino Bruno”, scritta da Ennio Morricone in occasione del conferimento a quest’ultimo della laura ad honorem in “Scienze della musica e dello spettacolo”.
Ginevra Petrucci è stata professore ospite presso numerose istituzioni italiane ed estere (Académie Musicale de Villecroze, Royal Academy di Dublino, Conservatori Superiori di Vigo e La Coruña, Accademia Ignaz Paderewski di Poznan, European Culture and Performing Arts Association di Tokyo) ed ha collaborato con compositori quali Jean-Michel Damase, Kaija Saariaho, Steve Reich, George Crumb, Betsy Jolas, con l’associazione Nuova Consonanza e con la Biennale di Venezia.
Marcello Nardis, già pianista, debutta come tenore nel 2003 cantando poi nei maggiori teatri italiani e stranieri. Ha all’attivo più di 100 esecuzioni pubbliche della schubertiana “Winterreise”, talvolta nella doppia veste, contemporaneamente, di pianista e cantante.
Cristina Moretti