Nel corso del Consiglio Comunale del 2 febbraio è stata ufficializzata la donazione all’amministrazione corcianese di tre defibrillatori. Un’azione incardinata nel progetto ‘Dai ritmo alla vita’, voluto da Ovus Pubblica Assistenza, con il Presidente Massimo Curini, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, presente con Daniela Monni, con un finanziamento di 6.846,00 euro.
“Questo risultato impreziosisce un percorso – è stato sottolineato da Alessio Catani vice presidente dell’Ovus – creato per contribuire a rendere Corciano un città cardioprotetta”. Il progetto “Dai ritmo Alla Vita” parte infatti dalla consapevolezza che l’arresto cardiaco rappresenta nei paesi industrializzati una delle più importanti cause di morte: soltanto una capillare diffusione di defibrillatori automatici esterni può significativamente aumentare le possibilità di sopravvivenza. I nuovi defibrillatori verranno registrati alla Centrale Operativa Unica Regionale 118 “Umbria Soccorso”, così da prevederne l’utilizzo da parte di un First Responders. “La presenza del Defibrillatore e di personale non sanitario formato alle manovre di rianimazione ed all’utilizzo dello stesso – dice Curini – può ridurre i tempi nelle procedure di soccorso, in attesa all’arrivo dell’ambulanza e dei sanitari. In una situazione di estrema emergenza anche un minuto può risultare decisivo per la sopravvivenza”.
I defibrillatori verranno posti in luoghi strategici così da consentire, in caso di necessità, il loro tempestivo utilizzo nell’attesa dell’arrivo del 118. “Un ringraziamento particolare all’Ovus pubblica assistenza di Corciano ed alla Fondazione Cassa di Riparmio per la sensibilità dimostrata – ha evidenziato l’assessore all’associazionismo e sport Luca Terradura – nel regalarci i defibrillatori. Quello che viene acquisito qui oggi resterà ai cittadini per sempre; noi amministratori siamo di passaggio, opportunità come queste, no. Uno dei defribillatori – ha spiegato Terradura – verrà installato al CAM di Chiugiana per chiudere il ciclo dell’impiantistica sportiva del Comune che già da tempo è dotata di defribillatori semi-automatici. Per gli altri – ha aggiunto – individueremo insieme all’Ovus i punti migliori, quali scuole o luoghi di aggregazione”.
Nel corso della trattazione sono stati forniti alcuni dati riguardanti l’arresto cardiaco, fenomeno che si manifesta perlopiù al di fuori delle strutture sanitarie. Il 50% degli arresti cardiaci da cui possono derivare morti improvvise si verifica in casa, il 33% sul posto di lavoro, il 12% per strada ed il 5% durante le attività ricreative. Dopo 4-6 minuti dall’arresto iniziano i danni cerebrali, che diventano irreversibili dopo 10 minuti. Essendo impensabile ed improbabile che il 118 possa intervenire entro i primi 4 minuti dall’insorgere dell’arresto, in attesa dell’arrivo dei soccorsi tradizionali, occorre sviluppare nuove strategie quali, ad esempio, la defibrillazione precoce effettuata da operatori opportunamente formati ed addestrati alle manovre di rianimazione cardio-polmonare ed all’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni. L’associazione Ovus curerà in maniera gratuita la formazione degli operatori.
Daniela Monni ha evidenziato come la Fondazione Cassa di Risparmio abbia sostenuto due progetti presentati negli anni scorsi dall’Ovus Corciano: “nel 2009 un percorso di tele assistenza rivolto agli anziani autosufficienti e non, finanziato con 10mila euro e nel 2011 l’acquisto di un mezzo di soccorso con 23mila euro. Dal 1992 al 2016 – ha concluso – abbiamo sostenuto progetti per un valore di oltre 228 milioni di euro; per il settore della Salute Pubblica, in particolare, è stato stanziato un importo complessivo pari ad oltre 40 milioni che rappresenta circa il 18% del totale”.“