Continuare ad informare sulla tragedia della Shoah e su quello che hanno rappresentato le vicende del ‘900 per l’Italia e per l’umanità, in particolare nelle scuole; rafforzare i contatti con Associazioni che possano coadiuvare l’opera di sensibilizzazione e ricostruzione delle vicende storiche; tornare ad organizzare i “Viaggi della Memoria” verso Aushwitz – anche reperendo risorse presso i privati – affinché resti scolpito nelle menti e nei cuori il messaggio di pace, tolleranza e comunione tra i popoli; promuovere azioni positive affinché i cosiddetti ‘diversi’ acquistino pieno diritto di cittadinanza ovunque.
È quanto Emanuela Boccio, consigliera del Pd e delegata alle pari opportunità del Comune di Corciano ha formulato in un Odg, chiedendo la trattazione e votazione nel prossimo Consiglio Comunale. Il tutto nella Giornata della memoria della Shoah, lo sterminio di almeno 6 milioni di ebrei europei consumato nei 12 anni di permanenza di Hitler al potere in Germania, ed a seguito della trasferta a Roma, nel Ghetto Ebraico, effettuata dai ragazzi dell’Istituto Benedetto Bonfigli (insieme a docenti ed amministratori), su invito della stessa Comunità Ebraica, colpita dal libro ‘Oltre il buio la luce’ redatto dai ragazzi dopo avere approfondito la figura di Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti della Shoah ancora in vita.
Un’esperienza, quella romana, già definita dall’assessore ai servizi scolastici Franco Baldelli “toccante, coinvolgente… abbiamo consolidato nei nostri cuori le ragioni per cui occorre dire no all’indifferenza, occorre combatterla, starne attenti… e così difendere quel’umanità che passa anche attraverso il rispetto della nostra dignità di uomini, come di quella delle persone che incontriamo nel nostro cammino di vita. Quella stessa dignità che il Padre di Piero Terracina ha raccomandato al figlio di tutelare, in una sorta di testamento spirituale”. Per Boccio, scrive nell’atto, “la memoria personale è esperienza fondante dell’identità umana e la memoria storica è esperienza fondante dell’identità di un popolo”. Su questo presupposto basa le richieste formulate, tanto più che “i protagonisti delle terribili vicende che hanno attraversato e funestato il secolo scorso stanno via via scomparendo e con essi i racconti delle vicende personali”.
Nella consapevolezza che il Comune ha il dovere di adoperarsi affinché quanto stabilito il 20 luglio 2000 dallo Stato, con la legge n. 211 istitutiva del “Giorno della Memoria” abbia piena attuazione, Boccio ricorda, tra l’altro, “il Comune di Corciano nel 2014, ha iniziato a pensare a come educare i ragazzi delle scuole del territorio al rispetto, alla tolleranza e alla costruzione attiva della pace. Nel 2015, il 22 aprile, è iniziato il percorso di sensibilizzazione sulla tragedia della Shoah ospitando al teatro di Corciano Piero Terracina”. Dall’iniziativa, ripetuta il 2 febbraio 2016, è seguito che “i ragazzi hanno scritto un libro, finanziato dall’Amministrazione Comunale, per raccontare quello che le testimonianze di Piero aveva suscitato in loro”. Il persorso, sottolinea la consigliera è stato consolidato dal conferimento della Cittadinanza Onoraria a Terracina e coronato, lo scorso 23 gennaio, proprio dall’incontro organizzato dalla Comunità Ebraica di Roma in collaborazione con il Museo Ebraico e la Scuola Ebraica tra i ragazzi corcianesi e quelli della Scuola Ebraica. “Inutile dire – conclude Boccio – la commozione nel vedere le Kippot (plurale di kippah) dei ragazzi ebrei mischiarsi alle testoline dei nostri ragazzi e rendersi conto di aver reso possibile qualcosa che per la nostra comunità è certamente storico e importante”.
Monica Rosati
Ufficio Stampa Comune di Perugia